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Virgo Fidelis, i carabinieri commemorano i caduti d'Abissinia

Mercoledì 21 novembre 2018, alle ore 10,00, presso la Chiesa di “San Bartolomeo in Pantano” di piazza San Bartolomeo a Pistoia, sarà celebrata la Santa Messa, per la ricorrenza della “Virgo Fidelis”, officiata dal Vescovo di Pistoia, Mons. Fausto Tardelli.

Alla cerimonia, parteciperà il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Gianni Fedeli, autorità civili, militari e religiose, nonché i militari in servizio al Comando Provinciale Carabinieri di Pistoia e quelli in congedo delle varie sezioni della provincia dell’Associazione Nazionale Carabinieri, con i loro familiari.

Oltre alla devozione per la propria Patrona, nella giornata viene ricordata anche la “Battaglia di Culqualber”, combattuta in Abissinia (l'attuale Etiopia) dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra italiani e britannici e rievocato il cruento sacrificio del 1° Battaglione Carabinieri in Africa Orientale, che insieme ad altre truppe italiane difese il caposaldo. Per l'eroismo dimostrato, la bandiera dell'Arma dei Carabinieri è stata insignita della sua seconda medaglia d'oro al valor militare, con la seguente motivazione:

«Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l'impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell'intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per ultima volta in terra d'Africa, la vittoria delle nostre armi». «Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa impari lotta corpo a corpo nella quale comandante e carabinieri, fusi in un solo eroico blocco simbolico delle virtu' italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell'Arma».

Inoltre, in occasione di questa ricorrenza, si celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, con riferimento alle iniziative che da sempre l’Arma intraprende in favore dei figli dei propri militari caduti in guerra o in servizio, sostenendoli negli studi e in altre attività. Le risorse provengono dall'Opera nazionale di assistenza agli orfani militari dell'Arma dei Carabinieri (O.n.a.o.m.a.c), un ente morale nato nel 1948 e sul quale oggi possono contare oltre un migliaio di orfani.

L'aiuto economico offerto dall'Opera nazionale di assistenza, alimentato dai contributi volontari offerti mensilmente dai militari dell'Arma di ogni ordine e grado), è stato in tempi recenti esteso anche ai figli di militari deceduti in congedo. I sussidi vengono erogati due volte l'anno, fino alla fine degli studi universitari. Fra gli aiuti si annoverano anche borse e vacanze di studio.

La “Giornata dell’orfano” resta la testimonianza più tangibile dell’attaccamento dell’Arma a valori della famiglia e della solidarietà.

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