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Integrazione migranti, corsi di formazione per la Valdinievole

Partirà proprio in questi giorni un nuovo progetto finalizzato all’integrazione di persone migranti richiedenti asilo o in possesso di permesso umanitario all’interno della comunità locale.

La Società della Salute della Valdinievole è infatti riuscita a ottenere un contributo di circa 23mila euro dalla Regione Toscana, a cui si aggiunge un cofinanziamento della SdS di circa 3mila euro, per realizzare questo progetto che prevede il coinvolgimento di vari partner del mondo del Terzo Settore: Croce Rossa, Pubblica Assistenza, Misericordia e cooperative sociali che nel territorio della Valdinievole gestiscono i centri di prima e seconda accoglienza.

Ieri, martedì 20 novembre, nella sede della Società della Salute della Valdinievole si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto alla presenza del Presidente della SdS Riccardo Franchi, del Direttore della SdS Claudio Bartolini, del Presidente del Coordinamento delle Pubbliche Assistenze Massimiliano Bonomini, del Presidente della Croce Rossa di Pescia William Vergoni, del segretario generale del coordinamento provinciale delle Misericordie Alessandro Vannucchi e di alcuni operatori in rappresentanza delle cooperative Co&So, Gli Altri e Gruppo Incontro e Coop CAT.

Il progetto si pone un duplice obiettivo: favorire la coesione sociale attraverso il coinvolgimento dei migranti in attività di volontariato; sviluppare le competenze trasversali attraverso la partecipazione a corsi di formazione. Alle varie attività previste parteciperanno 15 migranti che si trovano nei vari centri di accoglienza della Valdinievole. Per tutti e 15, dopo un periodo di formazione, sono previsti dei percorsi di volontariato all'interno delle associazioni del territorio.

“Ancora una volta le associazioni di volontariato hanno mostrato la loro sensibilità – afferma Franchi – e la loro volontà di contribuire al miglioramento del territorio. La possibilità di vivere un'esperienza di volontariato all'interno di questi enti rappresenta un'occasione di avvicinamento alla comunità locale. Queste esperienze permetteranno al migrante di entrare in contatto con la cultura solidaristica e del volontariato toscano e di conoscere e riconoscere le istituzioni locali come punti cardine della società civile nella quale si sta inserendo”.

“L'esperienza di volontariato – continua Bartolini - fornisce al migrante un ruolo sociale, essendo quest'ultimo impiegato in attività di utilità sociale a favore della collettività, restituendo a quest’ultima parte di ciò che ha ricevuto nel momento in cui è stato accolto. Il migrante diviene quindi parte attiva della comunità locale, che con essa collabora e da essa è riconosciuto. Attraverso l'esperienza di volontariato e le attività formative previste potranno inoltre essere raggiunte competenze specifiche e trasversali utili per inserirsi nel mondo del lavoro, sviluppare la conoscenza della lingua italiana, approfondendo anche il vocabolario utilizzato in campo sanitario e non solo, oltre che acquisire competenze sanitarie specifiche”.

Oltre ai corsi di primo soccorso, per le persone migranti coinvolte nel progetto verranno attivati altri due corsi: quello di magazziniere alimentare e il corso “Integr8” finanziato dalla Comunità Europea e finalizzato alla formazione di esperti di integrazione.

“Non posso che accogliere con soddisfazione – aggiunge Bonomini – questa iniziativa. Le associazioni hanno accettato subito questo progetto che si va a sommare a tutti gli altri che abbiamo in essere e che coinvolgono la popolazione migrante. Queste iniziative permettono ai migranti di conoscere la nostra realtà, di impegnarsi in attività utili per la società e di migliorare la conoscenza della lingua italiana grazie al contatto quotidiano con gli altri volontari”.

“Per noi – continua Vergoni – questa è un’esperienza nuova. Stiamo cercando di aumentare il nostro impegno sociale e siamo contenti di favorire l’integrazione di persone migranti attraverso progetti che abbiano anche una ricaduta positiva nel territorio”.

“Il tema dell’accoglienza – continua Vannucchi – per noi è fondamentale. Come associazione cattolica da sempre siamo impegnati in progetti che favoriscono la coesione e l’integrazione. Questo progetto in particolare, se da una parte permette ai migranti di iniziare un percorso di integrazione, dall’altra dà una mano anche a noi associazioni perché ci permette di acquisire nuovi volontari in un periodo storico in cui purtroppo si vedono sempre meno volontari attivi”.

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