Carceri toscane, i conti non tornano secondo il M5S: "Mancano oltre 300 poliziotti e ci sono 450 detenuti di troppo"
Oltre 300 poliziotti in meno del dovuto, oltre 450 detenuti in più: questo quel che emerge dal primo ciclo di visite alle carceri toscane organizzato dal Movimento 5 stelle con i consiglieri regionali Gabriele Bianchi e Andrea Quartini. I numeri, nel complesso, sono allarmanti e confermano la fragilità di un sistema che necessita di una profonda revisione.
“Se escludiamo i disastrosi effetti della riforma Madia, che ha abbassato la soglia minima di personale prevista, al corretto funzionamento della macchina carceraria – spiega Bianchi - mancano circa 300 agenti suddivisi tra i cinque istituti di pena. Questo ha serie ripercussioni su quella che è la gestione delle strutture e l’ordinario lavoro di chi fa parte della penitenziaria. Disagi che si sommano a quel che gli agenti devono patire nel quotidiano: penso – prosegue – agli agenti di Livorno costretti a cambiarsi d’abito in uno spogliatoio improvvisato in una palestra dismessa; o ai colleghi di Sollicciano che usufruiscono di spazi per il riposo pari a quelli dei carcerati”.
A questa criticità si affianca l’altra, quella del cronico sovraffollamento delle case circondariali: “Questa prima parte del tour – spiega Quartini - ha fatto emergere lo stato d’abbandono, la fatiscenza di queste strutture, la mancanza di educatori e amministrativi. Grandi difficoltà dunque al personale, ma anche grossi disagi per i detenuti che vivono senza doccia nelle celle e con un sovraffollamento complessivo di circa 450 unità per cinque carceri. Esiste, dunque, un deficit strutturale”. I dettagli delle criticità emerse saranno resi noti al ministro Alfonso Bonafede. La seconda parte del tour carceri, prevista da qui a fine anno, coprirà le restanti zone della Toscana.
Fonte: Area comunicazione M5S - Regione Toscana