Dalla Rocca a Firenze nel nome di San Miniato per il millenario dell'abbazia
Un incontro fiume quello di questa sera al Salotto del Tartufo di San Miniato, con personalità di tutto rilievo come il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il vescovo di San Miniato monsignor Andrea Migliavacca, il dg Credit Agricole Cariparma Massimo Cerbai. San Miniato si è presentata sotto tutte le sfaccettature (economica, sociale, perfino religiosa) nell'incontro moderato dal direttore di gonews.it Elia Billero (clicca qui per rivedere la diretta della giornata). San Miniato che si 'sdoppia' e si moltiplica, nel millenario dell'abbazia dedicata al martire che sorveglia dall'alto del 'mons Florentinus' tutto il capoluogo toscano. Una correlazione nel ricordo del primo martire e nel legame, non più amministrativo ma comunque affettivo, di San Miniato al Tedesco verso la città di Firenze, dato che fino al 1925 la città era a capo del circondario del Valdarno Inferiore sotto l'ex granducato con sede a Firenze. Ci ha pensato Eugenio Giani a tessere le fila dei una storia che parte del 250, quando il principe armeno Miniato viene torturato e decapitato per aver organizzato in terra toscana le prime congreghe di cristiani. Secondo la leggenda, il 25 ottobre portò la sua testa fino la vetta del colle sul quale sarebbe poi nata, nel 1018, l'abbazia popolata oggi dagli Oblati Benedettini. Il culto di Miniato si trasferisce in molti luoghi della Toscana: a San Miniato al Tedesco il colle ha la meglio sulla comunità nella piana tra le attuali La Scala e Ponte a Elsa, chiamata San Genesio; a Siena ha sede il quartiere fuori dalle mura, a Certaldo e San Casciano nascono delle chiese dedicate alla sua memoria, così come a Montelupo, dove sorge la località Samminiatello (da cui è originario il parlamentare Luca Lotti, che non ha potuto raggiungere quest'oggi la Mostra del Tartufo). Le comunità religiose di San Miniato e degli Oblati di San Miniato al Monte si riuniranno a gennaio durante un pellegrinaggio organizzato dalla Diocesi locale per raggiungere l'abate 'dom' Bernardo Gianni. Quest'oggi è stata l'occasione per invitare i presenti, tra cui anche Giani, a questo cammino di conciliazione nel nome del primo martire fiorentino.