Ricovero urgente da Pronto Soccorso, il Piano di gestione del sovraffollamento
In condizioni normali, il ricovero urgente dal PS di Careggi impegna complessivamente circa 370 posti letto ordinari e circa 30 letti di alta intensità, quali la terapia intensiva e sub intensiva. In particolare, il ricovero urgente nelle discipline chirurgiche impegna un equivalente di 150 posti letto ordinari per la traumatologia ortopedica, chirurgia d’urgenza, neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia vascolare, chirurgia toracica, otorinolaringoiatria, urologia e ginecologia. Il ricovero urgente nelle discipline mediche richiede invece circa 220 posti letto ordinari. L’impiego di questa seconda quota di letti di discipline mediche varia sensibilmente con la stagionalità, in quanto è nei reparti medico-internistici che vengono ricoverati i pazienti con influenza e con sintomi clinici riferibili a scompenso di malattie croniche.
Il periodo invernale è generalmente correlato ad un aumentato fabbisogno di ricovero urgente da Pronto Soccorso. Al fine di evitare la permanenza dei pazienti con indicazione al ricovero urgente in reparti medico-internistici, Careggi può attuare il “Piano di gestione del Sovraffollamento in PS”, che secondo indicazioni regionali viene aggiornato al 31 ottobre di ogni anno. Nel periodo di validità del piano, in funzione di specifici alert, la Direzione Sanitaria può attivare e rendere immediatamente disponibili 16 ulteriori letti di degenza per i ricoveri medico-internistici da PS e 2 ulteriori posti letto di terapia intensiva.
Per prepararsi al picco epidemico invernale, Careggi realizza ulteriori azioni volte a favorire la tempestività del ricovero urgente, programmando e realizzando le dimissioni anche nei giorni festivi, così da garantire le disponibilità di posti letto 7 giorni su 7. A tale scopo i medici dell’Ospedale confidano in una particolare sensibilità delle famiglie, alle quali è prospettata la necessità di riprendere al domicilio i pazienti dimessi dall’ospedale anche nelle giornate di sabato e domenica. In questo modo l’Ospedale è messo in condizione di aumentare le capacità di accoglienza per tutte le persone che ne hanno bisogno.
Le speciali misure previste dal piano di sovraffollamento del PS si aggiungono al complesso meccanismo di governo del sistema dell’emergenza urgenza, attivo in Careggi 365 giorni all’anno e presidiato 24 ore su 24. Il meccanismo di governo si fonda sul Piano di Disponibilità di Posti Letto, che regolamenta il numero di letti che i reparti di degenza garantiscono quotidianamente al PS. Il Piano di disponibilità è costantemente presidiato dalla Direzione Sanitaria e dal Dipartimento DEA, attraverso il Bed Manager e gli operatori del Coordinamento Posti Letto, che allo scopo si raccordano con i medici e gli infermieri del PS e dei reparti di degenza, in un continuo allineamento dell’offerta di ricovero al fabbisogno espresso dal pronto soccorso.
Careggi, inoltre, è centro di riferimento regionale per le patologie tempo dipendenti. La gestione dei posti letto ordinari per i percorsi clinici urgenti di tipo medico-internistico, sopra esposta, è coordinata con i percorsi delle patologie tempo dipendenti. Attraverso questi percorsi prioritari, Careggi assicura la tempestiva presa in carico dei pazienti affetti da ictus, infarto miocardico e trauma maggiore. Sono emergenze particolarmente rilevanti e richiedono la competenza di intere équipe specialistiche dedicate, che devono avere la massima priorità di accesso ai locali e alle tecnologie del pronto soccorso. Data l’estrema gravità del quadro clinico, ogni minuto guadagnato è prezioso per assicurare il mantenimento delle funzioni vitali. Per il ricovero di questi pazienti dopo la fase acuta, esaurite le altre risorse di degenza disponibili, la Direzione può attivare un ulteriore letto dedicato, nell’area dell’Osservazione breve intensiva monitorizzata.
Non è raro che più pazienti con patologie tempo dipendenti vengano condotti simultaneamente al Trauma Center di Careggi. È successo più volte proprio in questi giorni. In questi casi, i medici e gli infermieri concentrano necessariamente tutte le attenzioni su tali malati. Si può così determinare un certo rallentamento nei percorsi a minore urgenza, la cui ragione non è immediatamente percepibile dagli altri pazienti che sono in attesa.
Fonte: AOU Careggi