Machiavelli tra erotismo e solennità: il Cantico dei Cantici chiave nascosta della Mandragola
Nel Cantico dei Cantici, testo tra i più lirici delle Sacre Scritture, risiede la chiave per comprendere la Mandragola, capolavoro del teatro rinascimentale, di Niccolò Machiavelli, pubblicato nel 1524. L’erotismo e le sfumature sensuali del testo drammaturgico si ispirano e trovano una doppia linea di corrispondenza, carnale e solenne, nel Cantico di Salomone, opera di un autore anonimo del IV secolo A.C.
E’ questo uno degli elementi di novità che emerge dal convegno internazionale sulla figura di Machiavelli, organizzato a San Casciano con il coinvolgimento e la partecipazione di vari studiosi provenienti dai principali atenei italiani ed europei, riuniti domani per la seconda giornata a Casa Machiavelli, nel borgo di Sant’Andrea in Percussina. L’evento “Dalle antiche alle nuove ‘corti’. Machiavelli dai ‘castellucci’ di San Casciano all’epoca della comunicazione globale”, è promosso dal Comune di San Casciano e finanziato con il contributo del Mibac, organizzato dall’associazione culturale Sgabuzzini Storici con il patrocinio della Regione Toscana e della Città metropolitana.
Il registro, erotico ed encomiastico, accende una luce inedita sulla stretta relazione tra i due testi ed è l’aspetto sul quale Gaetano Lettieri, uno dei massimi esperti mondiali della figura di Machiavelli, docente dell’Università di Roma "La Sapienza", costruisce la sua nuova interpretazione focalizzando l’attenzione sulle fonti documentarie che influenzarono le scelte letterarie e creative del Segretario della Repubblica fiorentina, intento nella composizione della Mandragola. La ‘scoperta critica’ si rivela in una prestigiosa cornice, al fianco di esperti e studiosi che fanno il punto sulle ultime acquisizioni documentarie e sulle nuove tendenze relative alla vita e alle opere dello scrittore fiorentino, in uno spazio fisico e scientifico legato profondamente al percorso umano e letterario di Machiavelli.
E’ nella villa dell’Albergaccio, in via Scopeti, che l’intellettuale costretto in esilio diede libero sfogo e creatività al proprio pensiero riformatore e democratico, vicino e lontano da Firenze e dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore che osservava da una finestra della villa sancascianese, nascosta tra le terre del contado fiorentino. Gaetano Lettieri avanza la sua nuova interpretazione tra le stanze vissute e abitate da Machiavelli, dimora storica e sede carica di simboli e significati per la prima edizione della tavola rotonda diretta dal responsabile scientifico Andrea Guidi.
“Nel Cantico dei Cantici risiede la chiave nascosta della Mandragola – dichiara Gaetano Lettieri - capace di connettere la sua doppia natura bassa e alta, erotica ed encomiastica, lasciva e grave, comica e solenne, scene IV-VI del V atto. L’opera, sin dal titolo, pullula di riecheggiamenti del libro biblico, che esalta e descrive, con termini erotici spinti, il desiderio reciproco tra Salomone e la sua bellissima amata, per un millennio e mezzo interpretati come allegorie di Dio/Cristo, quindi del papa suo vicario, e della sua sposa, la chiesa. Callimaco medico/mediceo, il potente tallo in sul vecchio entrato nel Santo a “sposare” madonna Lucrezia, rendendola donna e madre di un bel fanciul mastio, diviene così figura di Leone X, esaltato altrove come nuovo Salomone e sposo redentore della chiesa, in onore del quale la prima rappresentazione solenne (Principe XXV-XXVI)”. della Mandragola ebbe luogo, a due passi dalla Cappella Sistina, il 27 settembre 1520: la celebrazione della chiave sessuale diviene, così, encomio della chiave pontificia, concessa alla casa Medici, chiamata dalla provvidenza di Dio a farsi maschio capo potente della redenzione d'Italia, Principe XXV-XXVI”.
Nella giornata di domani, sabato 17 novembre dalle ore 10 a Casa Machiavelli, si alterneranno gli interventi di Andrea Felici dell’Università per stranieri di Siena, Sandro Landi dell’Université Bordeaux-Montaigne, Fabio Frosini dell’Università di Urbino Carlo Bo, Piero Innocenti, professore dell’Università della Tuscia.
L'evento è stato organizzato grazie alla collaborazione del Gruppo Italiano Vini, ChiantiBanca, UnipolSai, Chianti Valdelsa. L’amministrazione comunale ringrazia Villa Machiavelli Fratelli Saraceni, Villa I Barronci, Società Agricola Villa Sant’Andrea, B&B Art.
Ingresso libero. Info: 0558256388.
Fonte: Ufficio Stampa