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Incidenti mortali, psicologi a servizio delle famiglie e della polizia municipale

Duccio Dini, la vittima dell'inseguimento in via Canova

Le due famiglie con bambini piccoli feriti gravemente davanti ad una gelateria da un furgone che aveva perso il controllo, il sostegno immediato alla moglie del turista spagnolo morto nella Basilica di Santa Croce a Firenze o il sostegno ai familiari del ragazzo travolto e ucciso in via Canova. Sono solo alcuni degli interventi di un anno di attività (marzo 2017 – aprile 2018) del servizio Psicologi per Firenze, progetto di supporto psicologico per i familiari delle vittime di incidenti e per soccorritori organizzato da Ordine degli Psicologi della Toscana e Comune di Firenze. I cittadini che hanno usufruito del servizio di supporto sono stati 47, in alcuni casi si è trattato di bambini, 38 gli interventi totali per i familiari delle vittime di incidenti e per gli operatori di Polizia municipale, 21 di affiancamento per supporto agli incidenti mortali, 6 per supporto agli incidenti gravi, 7 di affiancamento agli operatori di Polizia municipale per eventi critici in servizio e 4 di colloqui per operatori di Polizia. «Di fronte ad episodi drammatici – spiega il presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana Lauro Mengheri – gli psicologi sono presenti per garantire, nell’ambito delle proprie competenze professionali e della loro missione sociale il massimo del sostegno ai cittadini, agli operatori dell’emergenza e alla comunità tutta».

Per quanto riguarda gli incidenti mortali (10) le attività hanno riguardato colloqui di sostegno, attività di sostegno durante la restituzione degli effetti personali, il riconoscimento della salma, l’accoglienza dei familiari al comando di Polizia, la comunicazione di decesso e altri tipi di intervento. Per gli incidenti gravi (3) colloqui di sostegno e altri tipi di interventi, per altri eventi critici (4) il riconoscimento della salma e altri tipi di intervento. Gli operatori di Polizia municipale che hanno usufruito del servizio di supporto psicologico sono stati 31 con attività di debriefing, di follow up o colloqui mentre gli psicologi utilizzati sono stati in totale 33. «Grazie al protocollo, siglato nel 2016, – conclude Alessandro Toccafondi, referente del gruppo di lavoro psicologia dell’emergenza dell’Ordine degli Psicologi della Toscana – sono stati selezionati dal Comune psicologi formati nel campo della psicologia dell’emergenza che vengono immediatamente attivati dalla Polizia Municipale fiorentina in caso di necessità». Il servizio si avvale, in base al protocollo stipulato tra Ordine degli psicologi e Comune di Firenze di un gruppo di psicologi individuati mediante una selezione e anche di una psicologa interna alla Polizia municipale che può essere impiegata sia fuori turno sia durante l’orario di servizio in situazioni emergenziali.

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