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Caccia, i carabinieri della Forestale contro il bracconaggio nelle rotte migratorie del Fiorentino e dell'Empolese

Il gruppo dei carabinieri della  Forestale di Firenze attraverso le 11 Stazioni dislocate sul territorio della provincia, ha disposto l’intensificazione dell’attività di vigilanza sulla caccia nei valichi montani, ai fini della prevenzione di eventuali azioni di bracconaggio nei confronti dell’Ibis eremita (Geronticus eremita), specie che seppur protetta dalla Direttiva 2009/147/CE, è stata portata all’estinzione ed oggi risulta rappresentata solo dagli individui generati dal progetto “Reintroduzione del Northern Bald Ibis” finanziato dagli stati membri dell’Unione Europea (Austria, Italia e Germania).

Come è noto, in questi periodi gli uccelli sono in migrazione attraverso una rotta migratoria che interessa in particolare la Toscana e la provincia di Firenze. Si sottolinea al riguardo che l’abbattimento anche di uno solo esemplare di Ibis eremita è idoneo a cagionare un grave danno concreto e irreversibile alla conservazione della specie di interesse europeo e che, in applicazione della L. 157/1992, lo Stato e le Regioni sono tenute ad adottare misure necessarie per realizzare concretamente la protezione dell’avifauna protetta. Inoltre in accordo con la Regione Toscana è stata intensificata anche l’attività di vigilanza e di controllo rispetto alla pratica illegale di caccia 'alla posta' alla beccaccia (Scolopax rusticola). Tale fenomeno è ancora diffuso, nonostante l’avvenuto innalzamento dell’entità delle sanzioni pecuniarie della Legge Regionale Toscana per tale fattispecie. Si ricorda infatti che la beccaccia mostra particolare vulnerabilità nelle primissime ore mattutine (alba) e negli orari serali (tramonto), in cui si consuma l’illecito, con contestuale  mancanza del rispetto degli orari e delle modalità di caccia alla specie espressamente indicate nel Calendario venatorio e nel regolamento regionale.

I controlli sull’esercizio venatorio si sono concentrati nelle aree più vocate della provincia: l’alto Mugello ed il circondario dell’Empolese. Complessivamente sono stati controllati più di cento cacciatori, elevate sanzioni amministrative per oltre 1.300 Euro, sequestrato un fucile e sequestrati 2 richiami acustici non consentiti.

In particolare si segnala che è stato denunciato un cacciatore in base all’art 2 comma 1 lettera c della Legge 157/1992,  per aver abbattuto una specie particolarmente protetta, in quanto inclusa nell'appendice II della Convenzione di Berna. I controlli proseguiranno fino al completamento del passaggio dell’avifauna nelle principali rotte migratorie.

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