Il violoncello di Christophe Coin all'Opera di Santa Maria del Fiore
Secondo appuntamento dell’edizione 2018/2019 di Note al Museo, la rassegna concertistica promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore e diretta da Francesco Ermini Polacci, con Christophe Coin e il violoncello dal Seicento ad oggi. Domenico Gabrielli e i suoi Ricercari, Bach e le sue Suites pietre miliari, Alfredo Piatti, il “Paganini del violoncello”, che in pieno Ottocento rivisita col suo strumento brani operistici, Sofia Gubaidulina e gli sperimentalismi dei suoi Préludes del 1974. È questo il percorso del nuovo appuntamento di Note al Museo, un’eloquente panoramica sulla letteratura per violoncello, attraverso i secoli e i luoghi geografici più diversi, per far conoscere e ammirare le molteplici possibilità espressive dello strumento. A far da guida d’eccezione sarà Christophe Coin, musicista francese che vanta una prestigiosa attività concertistica in tutto il mondo, guidata da un’insaziabile curiosità all’inizio alimentata dagli incontri decisivi con due figure fondamentali come Nikolaus Harnoncourt e Jordi Savall. Coin è inoltre fondatore del Quatuor Mosaïques, direttore dell’Emsemble Baroques di Limoges, insegnante alla Schola Cantorum e al Conservatorio di Parigi, dove nel 1984 è stata creata appositamente per lui una cattedra di violoncello barocco e viola da gamba.
Fonte: Opera di Santa Maria del Fiore - Ufficio Stampa