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In ricordo di Rita Borsellino, un pomeriggio alle Piagge

"Rita Borsellino, la verità nasce dalla memoria", è questo il titolo dell'iniziativa organizzata per giovedì 15 novembre dalla Comunità delle Piagge e da Libera Toscana per ricordare la sorella recentemente scomparsa di Paolo, il magistrato ucciso nell'estate dei veleni e della trattativa Stato-Mafia del 1992.

“Ognuno di noi deve dare qualcosa. Ognuno per quello che può, ognuno per quello che sa”, questo lo spirito con cui Rita sarà ricordata in Piazza Hrovatin-Alpi alle Piagge, a partire dalle 17.30, con un momento di ricordo intorno al mandorlo di Nino Caponnetto e al Muretto, simbolo della Comunità di Alessandro Santoro. Poi, alle 18.00, al Centro sociale Il Pozzo, la proiezione del documentario: “Rita, patrimonio di memoria operante”, curato da Francesca Grasta.

A seguire un dibattito con vari e illustri ospiti: saranno presenti VITTORIO TERESI magistrato, presidente centro Studi Paolo e Rita Borsellino; CLAUDIO FIORE, figlio di Rita, presidente onorario del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino; FRANCESCA GRASTA, amica di Rita, consigliere direttivo Centro Studi; DANIELA MOROZZI, attrice e amica di Rita; RENATO SCARPA, attore e amico di Rita; FRANCESCO BERTOLINO - amico di Rita, fondatore di Partecipalermo; ANDREA BIGALLI, referente Libera Toscana; MASSIMO CAPONNETTO, amico di Rita; ALESSANDRO SANTORO.

Rita amava parlare di “memoria operante”, per indicare che si deve sempre partire da ciò che è successo, da quelle stragi che segnano un passaggio
ineludibile nella storia del nostro Paese, raccontare di Paolo, di Giovanni, e poi raccontare di ciò che via via accade, degli intrecci tra malaffare e pessima politica, del potere economico spropositato che sempre più acquisiscono le associazioni criminali. Ma questa memoria, questa cronaca, per Rita doveva essere resa attiva, trasformata in iniziative, in idee e proposte che contribuiscano a rendere le città più trasparenti, più libere. Più conviviali, diceva lei, sostenute da rapporti, scambi fra persone. E la dote comunicativa, che nasceva dalla passione per ciò che faceva e dalla profondità del suo pensiero, è stata la sua peculiarità.
Momenti di umanità che aprivano canali di comunicazione, attraverso cui Rita sapeva arrivare nel cuore di chiunque avesse davanti.

Nel nostro piccolo, e servendoci anche delle sue parole, è quello che proveremo a fare giovedì 15, con questa iniziativa partecipata insieme a chi le ha voluto bene e le è stato sempre vicino.

A partire dal figlio Claudio, che racconterà come la famiglia ha vissuto il cambiamento nella vita di Rita, successivo alla strage di via D'Amelio, e di ciò che l'impegno incessante di Rita in questi anni ha lasciato, come eredità, nei figli e nei nipoti.

Ci sarà Vittorio, amico d'infanzia dei Borsellino. Le famiglie trascorrevano entrambe le vacanza a Trabia, al mare. Vittorio è poi stato collega di Paolo, trovandosi spesso a collaborare nelle stesse inchieste, fino ad arrivare a sedere sulla stessa sedia e nello stesso ufficio in cui Paolo lavorava negli ultimi mesi. Vittorio è stato il coordinatore dell'accusa nel processo sulla trattativa. Rita lo ha voluto, ed è stata una delle sue ultime volontà, come presidente del “Centro studi Paolo e Rita Borsellino” (il nome di Rita è stato aggiunto dopo la sua morte).

Poi ci saranno Francesca, amica e segretaria di Rita per più di 20 anni; Renato, attore di cinema e di teatro , che appena poteva andava a Palermo a
trovarla, cercando di rendersi utile alle varie iniziative di Rita. Ci sarà aniela, attrice fiorentina con una carriera ricca e varia, dalla televisione, al teatro, al cinema, che leggerà alcune frasi di Rita, che saranno di spunto all'incontro, e racconterà di un'intervista molto particolare, che qualche anno fa le capitò di fare a Rita. Andrea Bigalli, referente di Libera Toscana, racconterà l'esperienza di Rita nell'Associazione, e il suo personale incontro con lei.

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