Consiglio comunale, approvata l'integrazione al piano delle alienazioni
Con 22 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia, Lega Nord, Amo Pistoia), 9 contrari (Pistoia Sorride, Movimento 5 Stelle, Partito democratico, Pistoia Spirito libero) e nessuno astenuto è stato approvato, ieri lunedì 12 novembre, nella seduta del consiglio comunale l'integrazione al piano alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
Presentando il provvedimento in consiglio comunale, l'assessore al bilancio Margherita Semplici ha sottolineato che la pratica, licenziata da alcune settimane dalla commissione numero 1, integra la richiesta pervenuta da parte di privati riguardo a avvisi pubblici e bandi andati deserti per resede o lembi di terreno. I frontisti hanno perciò fatto una proposta attraverso una trattativa privata con gli uffici tecnici comunali che hanno accettato di rivedere l'importo richiesto dal Comune per i terreni n.31 (via G. Falco) e 96 (in via A. Cappellini) che si trovano vicini alla ferrovia e pertanto non sono edificabili. L'assessore in consiglio comunale ha anche spiegato che il provvedimento aggiunge al piano delle alienazioni tre nuovi cespiti. Si tratta di tre lotti di terreno (n. 102 via dei Barbi, n. 103 via Salvo D’Acquisto, n. 104 via di Fabbiana) non utilizzati da parte del Comune. La giunta farà una valutazione più complessiva e una ricognizione più ampia e puntuale dei beni previsti nel piano delle alienazioni nel bilancio 2019-2021. Infine l'assessore Semplici ha sottolineato che “le condizioni del mercato immobiliare non agevolano lo snellimento delle procedure. L'impegno nei prossimi mesi è di intervenire con una ricognizione dei beni concretamente vendibili. Il piano delle alienazioni ha senso per valorizzare il patrimonio pubblico e così reperire fonti di entrata per finanziare la spesa per investimento. Non faremo languire cespiti – ha concluso Semplici – se si accerterà il disinteresse da parte del pubblico oppure un interesse fortemente sottostimato rispetto ai valori ai quali il bene è stato inserito nel piano delle alienazioni”.
Concluso l'intervento dell'assessore al bilancio, sono seguiti diversi interventi dei consiglieri comunali.
La capogruppo di Pistoia Spirito Libero Tina Nuti ha sottolineato che “la situazione del mercato immobiliare è presente già da molto tempo e ne soffre questa amministrazione come ne ha sofferto quella precedente. Nel programma del sindaco è scritto di dare un impulso forte alle alienazioni per rimpinguare i bilanci e avere entrate maggiori. Quanto era stato promesso da questa amministrazione sul piano delle alienazioni risulta non corrispondere alle aspettative. Si sta veramente parlando di poche centinaia di migliaia di euro, pochissime risorse per il bilancio, quando invece si era detto che con le alienazioni si sarebbe risanato il bilancio”.
“Nel modo di procedere – ha evidenziato il consigliere di Pistoia Sorride Roberto Bartoli - manca una programmazione, si va pezzetto per pezzetto, passo passo. Sulla modifica del regolamento delle alienazioni non c'è traccia. Tutto quello che l'Amministrazione ha detto in precedenza viene interamente dimenticato. Sulla base di questi due profili significativi e preliminari, rispetto all'azione di governo di questa maggioranza, non si può che esprimere la massima e assoluta perplessità”.
Nel suo intervento il consigliere comunale del PD Alvaro Alberti ha detto che “si parla di vendere il nostro patrimonio, si parla in una logica di progetto complessivo. I buoni propositi di questo mandato sono scaduti nel nulla, non si ha un piano complessivo a lungo termine sulle questioni da affrontare. Ribadisco ciò che ho sempre detto negli anni: molte volte si deve guardare non nell'immediato ma in un programma lungo almeno un quinquennio, ciò che ad oggi non sto vedendo, anche se spero di ricredermi”.
Riuscire a fare critiche su questo argomento – ha sottolineato il consigliere comunale della Lega Nord Francesco Mazzeo – mi sembra una bella impresa. In questi anni la tassazione sugli immobili ha raggiunto livelli insopportabili, il Comune di Pistoia ha 4 milioni di Imu da incassare. In alcuni posti si arriva addirittura a togliere il tetto dai locali per non pagare questa imposta. La situazione che si è creata è stata causata dal continuo aumento della tassazione fino al punto da fermare il mercato immobiliare. E dobbiamo ringraziare voi (dell'opposizione) per quello che avete fatto a livello centrale, da tanti anni al governo”.
Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Nicola Maglione ha evidenziato che “si capisce l'intendimento dell'Amministrazione di valutare piccole particelle per alleggerire un patrimonio immobiliare che deve essere mantenuto. E' difficile esprimere critiche argomentate rispetto a una visione sulla gestione del proprio patrimonio immobiliare. Aspettiamo ancora di vedere e capire cosa si vuole fare perché di scelte e opzioni ce ne sono tante. Se il Comune propone, in un mercato già debole e in crisi, immobili fatiscenti, la probabilità di vendere è pari a zero. E' necessario avere un'idea sul piano generale del patrimonio”.
Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio Stampa