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Attacchi ai giornalisti, Cgil e Pd domani in piazza a Firenze

L’attacco violento, oltre che sguaiato, ai giornalisti da parte di esponenti del governo e del movimento che lo sostiene è inaccettabile”.

“La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”, lo dice l’art.21 della Costituzione, tutti dovrebbero averlo ben chiaro, a maggior ragione chi su quella carta ha giurato assumendo incarichi di governo. La libertà di stampa non è cosa che riguarda solo i giornalisti che hanno il dovere di informare, riguarda tutti e ciascuno di noi che abbiamo il diritto di essere informati.
Non c’è democrazia senza libertà di stampa. L’attacco violento oltre che sguaiato ai giornalisti da parte di esponenti del governo e del movimento che lo sostiene è inaccettabile.
La Cgil Toscana è a fianco dei giornalisti toscani e a quelli che in tutta Italia domani scendono in piazza per dire basta attacchi”,
così la segretaria generale della Cgil Toscana Dalida Angelini che per impegni improrogabili non potrà essere fisicamente con loro domani, alle 12, sotto la prefettura di Firenze

#Giùlemanidall’informazione, Marras e Monni (Pd): “Domani al fianco dei giornalisti per difendere la libera stampa”

"Saremo al fianco dei giornalisti domani, davanti alla prefettura di Firenze, per dire anche noi: giù le mani dall’informazione! La misura è davvero colma, non è più possibile tollerare il ripetersi di attacchi, di insulti volgari, di minacce di ritorsione nei confronti di un’intera categoria di professionisti. La libera informazione, che mai deve essere sottoposta né alla censura né a tentativi di intimidazione, costituisce uno dei capisaldi delle democrazie avanzate. Per queste ragioni e per testimoniare la nostra vicinanza a tutti gli operatori dell’informazione toscana e nazionale parteciperemo al flash mob promosso dalla Fnsi".

Così Leonardo Marras e Monia Monni, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, annunciano l’adesione al presidio indetto dai giornalisti e che si svolgerà domani alle 12 davanti alla prefettura di Firenze.

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