Guido Botticelli espone a La Soffitta Spazio delle Arti
Entra nel vivo la stagione delle mostre di alto livello programmate da La Soffitta Spazio delle Arti, la storica galleria d'arte del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata a Sesto Fiorentino. Il 18 novembre si aprirà un'antologica dal titolo La materia e l'arte sulle opere di Guido Botticelli, apprezzatissimo restauratore d'arte che non ha, però, abbandonato l’attività artistica, seppur relegata nel suo tempo libero, e ha sperimentato su tutti i materiali - tela, tavola, affresco, graffito, scultura in terracotta o polimaterica – e con tecniche diverse, a volte prese in prestito proprio dal mondo del restauro. A raccontare Guido Botticelli nell'elegante brochure della mostra è la figlia Silvia, storica dell'arte, curatrice dell'evento insieme alla sorella Sandra: “Marchigiano di nascita, ma sestese di adozione, Guido Botticelli ha iniziato la sua formazione artistica nei primi anni 50, presso l’allora Scuola Statale d’Arte Ceramica di Sesto Fiorentino. La sliding door di Guido – svela Silvia Botticelli – fu un terribile incidente: quello tra una bicicletta, la sua, e una delle rare automobili che passavano da Montegiberto, un paesino dell’entroterra marchigiano dove lui, figlio di contadini, era nato nel 1939. La guarigione del ragazzo, dopo la trapanazione del cranio e il coma, fu a dir poco miracolosa; tuttavia, non potendo più sostenere il duro lavoro dei campi, a 12 anni fu mandato a studiare a Sesto dove già lavorava un conterraneo, il professor Preziotti. L’offerta formativa della scuola, fortemente influenzata dal rapporto territoriale tra arte e mestiere, comprendeva la pratica manuale e incoraggiava la conoscenza delle tecniche e della materia artistica. Una conoscenza che si è rivelata estremamente utile quando, dopo il diploma, Guido Botticelli è diventato restauratore di pitture murali presso la bottega del professor Dino Dini e, in seguito, come dipendente e docente dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Profondamente appassionato del suo mestiere, Botticelli ha lavorato su importanti cantieri: le pitture di Giotto a Santa Croce, del Ghirlandaio a Santa Maria Novella, la Madonna del Parto di Piero della Francesca, gli affreschi di Giulio Romano a Mantova, del Pordenone a Cremona, del Vasari a Firenze”. Parallelamente Botticelli ha coltivato un suo percorso personale aperto a tutte le forme d'arte. “Nelle sue opere – scrive ancora la figlia – le due carriere, professionale ed artistica, risultano spesso interscambiabili o almeno di supporto l’una all’altra: un dipinto può diventare un’esperienza propedeutica ad una operazione di restauro; trattamenti o prodotti utilizzati nella conservazione delle pitture murali possono essere impiegati in funzione dell’ottenimento di particolari finiture. E’ il caso dei suoi affreschi staccati e riportati su tela; oppure delle sculture in calcestruzzo cellulare trattate con procedimenti a base di prodotti inorganici già usati nel consolidamento degli affreschi, di cui Botticelli è stato un pioniere e un convinto assertore. Non avendo fatto dell’arte una professione, i suoi soggetti non nascono da uno studio o da un piano prestabilito. Sono spontanei, legati ad uno stato d’animo, un evento, semplicemente un’idea. Il restauratore, attraverso il contatto diretto, quotidiano, direi “intimo” con l’opera d’arte, è un profondo conoscitore della materia che costituisce il manufatto. E per Botticelli la materia - sia essa una tela, un intonaco o un’argilla - diventa contemporaneamente soggetto e oggetto della rappresentazione”. “Per la nostra galleria – sottolinea Francesco Mariani, responsabile del Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti e presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata – è una grande gioia poter ospitare una delle rarissime mostre personali di Guido Botticelli, grandissimo restauratore e carissimo amico, che ancora non aveva mai esposto in queste sale. La sua straordinaria capacità tecnica e la sua familiarità con una così vasta quantità di materiali lo rendono uno degli artisti più completi del nostro territorio. E siamo certi che questa antologica lascerà al pubblico splendide emozioni”. L'inaugurazione della mostra La materia e l'arte di Guido Botticelli è in programma domenica 18 novembre alle 10,30. L'esposizione, ad ingresso gratuito, si protrarrà sino al 9 dicembre e sarà visitabile con i seguenti orari: feriali e sabato 16-19, festivi 10,30-12,30 e 16-19, lunedì chiuso.
Fonte: Ufficio Stampa