Licenziato dopo un diverbio con il capo filiale, sindacati in rivolta
Si è ribellato all'ennesima provocazione del capo negozio e per questo motivo Giovedì, al termine della procedura disciplinare, è stato licenziato in tronco dalla LIDL un lavoratore che ha ricevuto la comunicazione mentre stava lavorando, dovendo immediatamente abbandonare il posto di lavoro riconsegnando il badge. Nonostante nel passato recente come Filcams-CGIL congiuntamente alla RSA del negozio in due incontri con la direzione aziendale tenutisi in pochi mesi, avessimo denunciato comportamenti gravi nei confronti dei lavoratori da parte del responsabile di filiale, l'azienda che in quella sede si era impegnata ad intervenire per risolvere le problematiche al fine di ripristinare un clima di normalità, nel concreto probabilmente ha preferito assecondare tale modus operandi, dando un segnale chiaro ai lavoratori da che parte devono stare se non vogliono trovarsi un domani senza lavoro.
Per queste ragioni nella giornata di domani (Sabato 10) sono state indette quattro ore di assemblea (due per turno), la mattina dalle 11:00 alle 13:00 e il pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00 ed è stato proclamato lo stato di agitazione nei negozi della Provincia per allargare le iniziative di mobilitazione che seguiranno anche ai lavoratori del punto vendita di Viareggio.
Le relazioni sindacali d'altronde negli ultimi tempi non sono idilliache, infatti iniziative di mobilitazione erano state promosse dalla Filcams nei mesi scorsi dopo la firma separata del contratto integrativo aziendale da parte di Fisacat-CISL e Uiltucs-UIL che di fatto ha determinato un peggioramento delle condizioni di lavoro. E' in questo clima che si è giunti al licenziamento del lavoratore padre di famiglia che da oltre quindici anni prestava servizio per Lidl nel punto vendita di Lucca a S.Anna contribuendo giorno dopo giorno all'arricchimento dell'azienda.
L'impegno della Filcams è quello di tutelare Mauro in tutte le sedi opportune e nel frattempo di coordinare i colleghi nelle iniziative promosse in solidarietà, ma anche a propria tutela perché nel frattempo Mauro è a casa in disoccupazione, qualcunaltro invece è ancora a lì a al comando. Che a Verona (sede LIDL Italia) abbiano chiaro che pretendiamo la reintegra.
Fonte: Filcams-CGIL