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Libere Dissertazioni, educazione e tecnologia con la dottoressa Frosini: gran successo di pubblico

Nella sala “Russo Parenti” della Biblioteca Comunale “Adrio Puccini” di Santa Croce sull’Arno, ieri sera, giovedì 8 novembre, la dottoressa Barbara Frosini ha portato il suo contributo affrontando il tema del ruolo della comunità educante nella formazione, a conclusione delle Libere Dissertazioni 2018, che hanno registrato una grande e significativa partecipazione di pubblico.

I temi educativi trattati quest’anno sono stati i cambiamenti culturali in atto, l’utilizzo dei social da parte dei minori, la difficoltà a dare regole e a richiedere il rispetto delle norme, la necessità di costruire reti educative solide intorno ai bambini ed ai ragazzi perché la “comunità educante”, composta dalla famiglia e dalla scuola, ma anche da tutte le altre realtà, associative ed istituzionali, che entrano in relazione con i minori, può garantire sostegno, informazione, collaborazione, professionalità varie, di cui nessun singolo, pensiamo, possa fare a meno.

I temi affrontati da Marcella Dondoli, Daniele Novara e Barbara Frosini, hanno suscitato interesse, curiosità, partecipazione. Il Sindaco Deidda e l’Assessore Bucci hanno rilasciato una dichiarazione congiunta: “Riteniamo che, proprio perché rappresentante della comunità, l’Amministrazione Comunale non debba esimersi da offrire un confronto su temi squisitamente culturali, formativi ed educativi che, da anni, sono al centro della programmazione del nostro Comune.”.

Nei giorni 14, 21 e 28 novembre, a conclusione del percorso, il dottor Tommaso Giorgetti faciliterà un gruppo di genitori e educatori sul tema della gestione dei conflitti, dal titolo “Vuoi imparare a litigare meglio?”. La partecipazione agli incontri è a titolo gratuito ed a numero limitato. Per le iscrizioni ci si può rivolgere alla Biblioteca Comunale “Adrio Puccini” telefonando allo 0571 30642.

Ogni relazione sarà seguita da una discussione aperta a tutti i partecipanti nella convinzione che non si nasce educatori e non lo si diventa per assunzione di un ruolo, qualunque esso sia, ma che lo si possa diventare attraverso il confronto, la formazione, l’intenzionalità ad essere persone che facilitano la crescita di chi è affidato alle nostre cure e alla nostra attenzione.

Fonte: Comune di Santa Croce sull'Arno

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