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'No al Ddl Pillon', Cgil Firenze aderisce alla mobilitazione

Anche la Cgil di Firenze aderisce alla mobilitazione nazionale contro il DDL Pillon. A livello nazionale la protesta è promossa dalla Rete Dire-Donne in rete contro la violenza e da numerose associazioni femminili con il sostegno, fra gli altri, anche della Cgil nazionale.

Anche a Firenze vogliamo ribadire i 5 NO dell’appello nazionale:

·         No alla mediazione obbligatoria, che in caso di separazione dei coniugi, impone la figura del mediatore familiare con inevitabili costi aggiuntivi e ignorando palesi situazioni di violenza tra i coniugi in cui la mediazione è impossibile.

·         No all’imposizione di tempi paritari per l’affido dei figli e alla doppia domiciliazione dei minori, perché si pregiudica la stabilità della vita dei figli “sballottati” tra luoghi e condizioni di vita diversi.

·         No al mantenimento diretto: ciò finirebbe per penalizzare la parte economicamente più debole, condizione semmai derivata dalla rinuncia alla carriera per il lavoro di cura.

·         No al piano genitoriale concordato delle spese che prevede appunto la soppressione dell’assegno di mantenimento per il figlio.

·         No all'introduzione del concetto di “alienazione parentale”, il contrasto al rifiuto verso uno dei genitori da parte dei minori. Con questo disegno di legge il minore non può rifiutarsi di stare con uno dei due genitori anche quando ci sono dei seri motivi per rifiutare la convivenza. Se si rifiuta, il minore potrebbe addirittura essere affidato ai servizi sociali.

A Firenze il Coordinamento Donne Cgil Firenze insieme ad Arci, Artemisia, Il Giardino dei Ciliegi, Libere Tutte e Movimento per l’Infanzia ha organizzato un’Assemblea Pubblica per approfondire il tema e chiedere il ritiro del DDL Pillon. L’appuntamento è per sabato 10 novembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso la sala Arci, in piazza Ciompi 11, Firenze.

Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio Stampa

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