Albo società scientifiche, Gelli: "Finalmente più trasparenza"
“Finalmente il ministero della Salute s'è deciso a rendere pubblico l'elenco società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie rendendo concreto quanto previsto dalla legge 24 del 2017” così l'ex deputato Pd, Federico Gelli, commenta la decisione del Ministero della Salute di pubblicare l'elenco delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie in attuazione dell’articolo 5 della cosiddetta “Legge Gelli sulla responsabilità sanitaria”.
“In particolare quell'articolo 5 – spiega Gelli - regola un aspetto di importanza fondamentale, per ciò che specialmente riguarda la responsabilità penale degli esercenti la professione sanitaria. Infatti da un lato stabilisce che tali soggetti debbano attenersi alle buone pratiche clinico-assistenziali e alle raccomandazioni previste dalle linee guida”.
“In questo modo puntualizza l'ex deputato – si rende accessibili e conoscibili con precisione le indicazioni mediche fornite dalla comunità scientifica. Infatti le raccomandazioni previste dalle linee guida sono elaborate da enti e istituzioni pubblici e privati nonché dalle società scientifiche e dalle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie iscritte nell'apposito elenco. Cioè da istituzioni sanitarie che fanno parte di un elenco consultabile da tutti proprio perché debitamente certificate e quindi con piena garanzia di serietà scientifica nei confronti del cittadino”.
“Oggi quindi cominciamo a rendere concreta una delle innovazioni più importanti della riforma introdotto dalla legge 24 del 2017 perché – spiega Gelli – le società scientifiche che hanno fatto richiesta e sono state messe in questo elenco saranno controllate per verificare che rispecchino i criteri previsti dal decreto attuativo che prevede requisiti importanti come: trasparenza dei bilanci, democraticità interna, rappresentatività dei professionisti di quella branchia specialistica che si vuole rappresentare, rapporti con analoghe società scientifiche internazionali e infine assenza di conflitti di interessi con le multinazionali del farmaco”.
“I cittadini e i professionisti della sanità da oggi hanno un sistema più trasparente e sicuro” conclude Gelli.
Fonte: Ufficio stampa