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La Fondazione Dopo di Noi a Pisa al Pisa Book Festival alza il sipario sulla disabilità

La Fondazione Dopo di Noi a Pisa – Onlus, che da otto anni si occupa di assistenza alle persone con esigenze speciali, inaugura la sua presenza all’interno del programma del Pisa Book Festival con lo speciale evento Disabilità in scena: alla ricerca di una vita spericolata e senza barriere.
Appuntamento per venerdì 9 alle 12, nella Sala Fermi, con il giornalista Simone Fanti, curatore del blog Invisibili del Corriere della Sera, e Andrea Spinelli, autore del libro Se cammino vivo (Ediciclo), che si confronteranno sul tema della disabilità. Un racconto che si dipanerà tra storie di denuncia, di coraggio e di speranza vissute in prima persona o raccolte da chi vive questa condizione. Un percorso personale e della società alla ricerca della “normalità”.

L’evento di venerdì segna il debutto della collaborazione fra la Fondazione Dopo di Noi a Pisa - Onlus, la fondazione di scopo istituita nel 2010 dalla Fondazione Pisa con la missione di operare nel settore della promozione sociale e dell’assistenza, e il Pisa Book Festival. Una collaborazione nata con lo scopo di realizzare progetti per una cultura del libro inclusiva e senza barriere. L’incontro di venerdì sarà difatti introdotto da Francesco Barachini, presidente della Fondazione Dopo di Noi a Pisa - Onlus, che presenterà le attività di assistenza socio-sanitaria, socio-assistenziale, educativa e riabilitativa che da due anni la Fondazione promuove e sostiene nel Centro Le Vele, la struttura di accoglienza alle porte di Pisa, nel Comune di San Giuliano Terme. Il Centro ospita una residenza sanitaria per disabili, due comunità alloggio protette, tre centri semi-residenziali e un servizio di riabilitazione per esterni.

“La Fondazione Dopo di Noi a Pisa – Onlus – spiega il presidente Francesco Barachini - è una fondazione costituita per operare nel settore del sociale e gestisce il Centro polifunzionale Le Vele, una residenza che ospita persone disabili con un progetto finanziato dalla Fondazione Pisa. Noi – aggiunge - siamo estremamente interessati a metterci in rete con tutte le realtà istituzionali e associative che operano nel settore della disabilità. Abbiamo raccolto con entusiasmo l’invito che ci è stato rivolto dal Pisa Book Festival, perché rappresenta un importante palcoscenico che ci dà l’opportunità di parlare di temi che ci stanno molto a cuore. Quella di venerdì sarà la prima di altre iniziative su cui stiamo lavorando, come l’evento del prossimo 23 dicembre, al Palazzo dei Congressi. In quella occasione ospiteremo lo spettacolo “Up & Down” con Paolo Ruffini e una compagnia di attori disabili”.

Simone Fanti è il giornalista del gruppo RCS, Rizzoli – Corriere della Sera, “seduto” su una sedia a rotelle da quando aveva 26 anni in seguito a un incidente causato da un pirata della strada. Assieme a Franco Bomprezzi, Alessandro Cannavò e a Claudio Arrigoni ha ideato nel 2012 il blog InVisibili, uno spazio che da anni “denuncia una condizione nella quale troppo spesso vive chi ha a che fare con una disabilità e vuole parlarne in modo chiaro e sereno, discutendo idee, proposte, progetti per mettere i disabili in condizione di vivere e confrontarsi alla pari”. “Chi non sta abitualmente accanto a persone con handicap, fisico o mentale, non conosce le difficoltà che queste devono affrontare. E le enormi fatiche di chi le aiuta e le sostiene”. Al Pisa Book Festival, all’interno dell’evento della Fondazione Dopo di Noi a Pisa – Onlus, il giornalista racconterà l’esperienza degli InVisibii che anche attraverso il suo blog tornano a essere visibili per la società.
Andrea Spinelli è l’autore di La parola cancro fa paura. Se di cancro si muore, pur si vive (Ediciclo), il libro autobiografico in cui racconta l’esperienza della malattia, un adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato e non operabile dal 2013. “La parola cancro fa paura – scrive Spinelli – ma non deve essere un tabù”. E per tenerlo a bada ha deciso di camminare: prima viaggi brevi, il tragitto casa-ospedale, e poi i grandi cammini: la Romea Strata, la via Francigena, il Cammino di Santiago. E in mezzo, tanti momenti difficili fra terapie e controlli. “Ma il suo contapassi aumenta – si legge nella presentazione del libro -, e oggi conta più di settemila chilometri, perché se di cancro si muore, pur si vive”. Al Pisa Book Festival, Spinelli racconterà la sua straordinaria avventura di coraggio e forza di volontà, oltre le barriere fisiche e mentali.

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