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Tpl, Alberti: "No all’affidamento esterno"

Il contratto-ponte è diventato un modello di governance interna, con coinvolgimento degli enti locali e sistema unico tariffario. Il consigliere della Lega: “Non possiamo continuare ad essere ostaggio del contenzioso, annullare la gara”

“Secondo la comunicazione dell’assessore regionale Ceccarelli, il contratto-ponte per il TPL è diventato un modello di governance interna, che sarà però smantellato nel momento in cui si concluderà il contenzioso tra le due ditte aggiudicatarie che hanno tenuto in ostaggio i trasporti della Toscana – dice Alberti – annulliamo la gara, e teniamoci la gestione interna”.

Il contratto-ponte, in attesa della fine del contenzioso tra Ratp e Mobit, è stato predisposto da Regione Toscana nel dicembre 2017, prevedendo un affidamento “in via d’urgenza” a tutti gli attuali gestori del trasporto pubblico, aggregati in un unico soggetto unitario, la ONE Scarl. Nei sette anni precedenti, si è andati avanti con atti d’obbligo di effettuazione del servizio, per i quali la Regione è stata anche censurata dalla Corte Costituzionale.

“I risultati evidenziati da Ceccarelli sono positivi, Regione Toscana parla della ‘gestione associata’ come ‘modello toscano di governance’, allora perché insistere a voler regalare un asset strategico e servizio fondamentale a privati, per giunta stranieri che non hanno in Italia il loro core business? – si chiede Alberti - ho paura che siamo di fronte all’ennesimo regalo del PD agli ‘amici’ del partito. E’ un fatto, che proprio Ratp fosse lo sponsor della Festa dell’Unità del 2015, con tanto di striscioni pubblicitari piazzati dietro ai relatori degli incontri, ed è un fatto che uno storico collaboratore dei governatori della Toscana fin dal 1995, appena smessi i panni istituzionali, sia diventato collaboratore proprio di Ratp”.

Fonte: Ufficio stampa

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