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Glifosato, dopo la condanna della Monsanto si leva l'appello

Il 13 agosto 2018 il tribunale di San Francisco ha condannato il gigante dell’agrochimica Monsanto a risarcire con 289 milioni di dollari (l’equivalente di 253 milioni di euro) Dewayne Johnson, malato di cancro alla pelle, riconoscendo la natura cancerogena del Glifosato contenuto nel diserbante Roundup. L’uomo, 46 anni, ex giardiniere, aveva scoperto di essere malato nel 2014 ed è stato il primo a intentare una causa contro il colosso, nel frattempo acquistato definitivamente da Bayer nel giugno scorso per 63 miliardi di dollari complessivi. In precedenza (2015), l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione aveva deciso di inserire il glifosato nella lista delle sostanze "probabilmente cancerogene".

Dopo questa sentenza 13 associazioni del territorio impegnate a vario titolo nella promozione di un modello economico più rispettoso dell’ambiente ( Circolo Legambiente Empoli Valdelsa, Associazione Biodistretto Montalbano, G.A.S. Ortica Empoli, G.A.S. Millepiedi Cerreto Guidi, G.A.S Castelfiorentino, Slow Food Empolese Valdelsa, Ass. Montalbano Domani, Ciclofficina Empolese, Rete Lilliput Empoli, Ass. ABC, Acqua Bene Comune, Ass. dis.forme Associazione Culturale) hanno chiesto formalmente a tutti i Sindaci dell’Unione di Comuni Circondario dell’Empolese Valdelsa , dei Comuni pistoiesi e di Poggio a Caiano (PO), nonché ai Responsabili ASL Centro,la messa al bando dei prodotti a base di glifosato, per tutelare la salute pubblica.

Le associazioni firmatarie (vedi sopra) intendono così richiamare tutti i Sindaci e i responsabili dell’Azienda Sanitaria ASL CENTRO alle loro responsabilità in tema di protezione della salute dei cittadini.

Chi volesse contribuire personalmente per la messa al bando dei prodotti a base di glifosato può farlo sottoscrivendo la petizione on line consultabile all’indirizzo: https://www.change.org/p/sindaci-garanti-della-salute-pubblica-fermate-il-glifosato

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