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Diversità e pregiudizi, lo studio del Noviziato del Gruppo Scout Empoli I

Per conoscere è necessario capire e per capire si deve entrare nelle questioni. E’ per questo che il Noviziato del Gruppo Scout Empoli I, denominato “BARDS” ha svolto un’accurata indagine sul territorio del Comune di Empoli volta a comprendere quale sia la sensibilità del nostro territorio riguardo al tema delle diversità, del rapporto con la disabilità e i pregiudizi delle persone.

Il risultato è uno studio completo, ben fatto a disposizione del dibattito cittadino su queste tematiche ormai sempre più all’ordine del giorno e che necessariamente ricomprendono il nostro modo di relazionarci con l’immigrazione, la terza età, la disabilità, le questioni religiose e tanti altre tematiche.

Innanzitutto-spiegano i ragazzi del Noviziato- ci siamo dati un metodo ben preciso stabilendo delle tappe fondamentali: l’approfondimento del tema in tutte le sue ampie sfaccettature, la predisposizione delle domande, la raccolta delle opinioni degli intervistati, la trasformazione di tutto questo lavoro in grafici ed informazioni comprensibili. Destinatari dell’inchiesta sono state tutte le fasce di età, con particolare attenzione ai ragazzi tra i 17 e i 20 anni. Al centro dell’inchiesta temi “scottanti” come il rapporto con le altre religioni, l’immigrazione, il rapporto con gli anziani, insomma tutto ciò che risulta diverso dagli standard.  E si scopre che la maggioranza del campione intervistato si è sentito almeno una volta vittima di un pregiudizio nella convinzione che questo abbia fortemente influenzato il rapporto con l’altro. Quasi tutte le persone si ritengono “aperte” all’altro e dichiarano di non aver “paura” della diversità.

Quando ci si addentra in domande più specifiche si scopre che, quando si parla di immigrazione, la stragrande maggioranza degli intervistati vive effettivamente questo grande fenomeno storico come un problema, legato direttamente a fenomeni di degrado e povertà, difficilmente come opportunità di crescita per il territorio. Ancora si scopre come in pochissimi sono a conoscenza della tematica dei richiedenti asilo. La stragrande maggioranza invece lega fenomeni come la prostituzione al verificarsi di condizioni di sfruttamento e non alla scelta della singola persona. Nessuno degli intervistati sarebbe a disagio con un disabile e non si ritiene di essere intimorita dal diverso.

Insomma tutti risultati  ci spingono a comprendere che la nostra quotidianità è fortemente condizionata da molti pregiudizi, anche nella nostra Empoli,  e ciò non può che spingerci ancor di più al necessario confronto e alla comprensione della realta’- spiegano i ragazzi.  Continueremo con ulteriori approfondimenti e non smetteremo mai di approcciarci alla realta’ con un metodo che non tralasci mai la comprensione reale dei fenomeni prima di farsi un’opinione compiuta. Un invito che estendono a tutti coloro che hanno veramente a cuore la comprensione di ciò che accade intorno a noi.

Fonte: Ufficio stampa

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