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Stalking, due divieti di avvicinamento dopo botte e minacce

Ieri i carabinieri di Bibbiena hanno notificato due misure restrittive per il reato di stalking.

Nel primo caso si tratta di un artigiano 48enne casentinese che poneva in essere ripetuti episodi di violenza, maltrattamenti ed atti persecutori nei confronti della moglie iniziati addirittura nel settembre 2015. L’episodio più grave, risalente a circa due settimane fa quando, a seguito dell’ennesima lite violenta, l’uomo aveva preso a pugni la testa e le braccia della moglie, provocandole lesioni con prognosi di 21 giorni. Proprio a causa della gravità dell’ultimo episodio il gip del Tribunale di Arezzo ha emesso il divieto di avvicinamento alla vittima, col contestuale divieto di comunicazione con la stessa, a mezzo di telefono o altro strumento telematico.

Il secondo caso riguarda invece un operaio 45enne dell’alto Casentino che a partire dal febbraio 2018, non rassegnandosi alla fine della relazione sentimentale instaurata con la ex compagna, spinto dalla gelosia, ha cominciato a vessarla e minacciarla.

Questi eventi si manifestavano con l’invio di messaggi con minacce di morte che erano indirizzate sia alla vittima, sia ai suoi familiari e conoscenti. La donna ha dovuto cambiare le proprie abitudini di vita essendo in un continuo stato d’ansia. Anche in questo caso, l’autorità giudiziaria emetteva il divieto di avvicinamento alla parte offesa, accompagnato dal divieto di ogni tipo di comunicazione.

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