Dalla Francia all'Empolese Valdelsa, le proposte per i 'gemellati del palloncino'
Il palloncino a elio di Théo ha percorso circa 650 chilometri da Saint-Didier-de-la-Tour, paesino francese tra Lione e Grenoble per atterrare a Montespertoli, nel giardino di Simone Campinoti, presidente della Ceam, che lo ha ritrovato sul vialetto di casa sua agli inizi di luglio. Attaccato al palloncino arancione di Théo c'era un messaggio: "Se potete, inviatemi indietro il biglietto per calcolare la distanza percorsa dal mio palloncino. Grazie.", con gli indirizzi del piccolo e della scuola.
Il lancio del palloncino è avvenuto lo scorso 30 giugno dalla scuola 'Les Petits cassolards' frequentata da Théo, 5 anni e mezzo, che con i suoi compagni ha lanciato in aria il palloncino durante una festa scolastica di fine anno, per calcolare la distanza che avrebbe coperto il suo palloncino a elio, che con sorpresa di tutti è arrivato a Montespertoli impiegando pochi giorni.
Simone Campinoti ha scritto al ragazzino, accludendo alcune foto del ritrovamento. Théo, insieme ai suoi compagni di classe, ha risposto inviando al montespertolese un articolo di un giornale francese che racconta la singolare storia, accompagnato da una lettera di ringraziamento firmata da tutti i bambini: "Siamo molto felici di aver ricevuto le foto. Bella giornata e arrivederci" e sotto un arcobaleno di nomi.
Campinoti ha trovato nella buca delle lettere il messaggio dei bambini ieri, 30 ottobre. "È stato davvero toccante. Una cosa desueta in questo secolo di social e di internet, che dei bambini abbiano inviato dei messaggi attaccati a fili e palloncini colorati, è un'idea romantica, quasi come un messaggio in bottiglia. La storia in sé è singolare, perché io non vivo in città, ma in un bosco, e il palloncino avrebbe potuto perdersi tra gli alberi. Invece è caduto al centro del viale di casa mia. Il palloncino ha compiuto quasi un viaggio al contrario rispetto a quello fatto da Leonardo Da Vinci, nato nell'Empolese Valdelsa e morto ad Amboise, in Francia. Lanciato dalle mani di un bambino, il palloncino arancione ha superato i confini in un'epoca di divisioni". Non è un caso, forse, che l'unico a rispondere al messaggio lanciato dal piccolo Théo sia un toscano dell'Empolese Valdelsa.
Dopo varie riflessioni il presidente di Ceam ha pensato di non lasciar cadere questo episodio nel nulla, ma proseguire con il circolo virtuoso creando un evento che coinvolga l'Unione dei Comuni a livello istituzionale. "Sarebbe bello invitare i bambini di quella scuola qui da noi, insieme ai piccoli delle nostre scuole per rilanciare il palloncino da Piazza della Vittoria, perché i bambini uniscono ciò che gli uomini dividono, e creare così un piccolo gemellaggio che ci unisca ulteriormente". Un evento che potrebbe essere accolto dall'Unione dei Comuni e dal sindaco di Empoli e che potrebbe cadere proprio durante i festeggiamenti del cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci.
Chiarastella Foschini