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Maltempo, dall'Empolese e dal Cuoio volontari per l'emergenza in Veneto

Per far fronte all'emergenza maltempo in Veneto sono stati mobilitati anche volontari dall'Empolese Valdelsa e dalla Zona del Cuoio. La Colonna Mobile nazionale ha infatti richiesto l'intervento di 3 volontari della Vab di Limite sull'Arno e uno della Vab di San Miniato per il taglio degli alberi e soprattutto per l'allestimento dei generatori. Si tratta di elettricisti e persone qualificate che saranno impiegati fino a venerdì. L'arrivo in veneto è previsto in nottata alle ore 23 di oggi.

Gli aggiornamenti sul maltempo

Intanto nella serata di oggi sono attesi temporali su Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Umbria, Campania e sui settori occidentali di Abruzzo e Molise. Questo quanto descritto dal bollettino della Protezione Civile. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Previsti invece venti molto forti dai quadranti meridionali su Liguria, Toscana, coste del Lazio e Campania. Mareggiate lungo le coste esposte.

Per domani è in corso di valutazione l'allerta rossa per rischio idrogeologico sui bacini montani e pedemontani del Veneto e allerta arancione sui restanti settori. Allerta arancione anche sulla Provincia autonoma di Trento, sui settori prealpini della Lombardia, su gran parte del Piemonte e della Liguria, sui settori tirrenici meridionali della Toscana, su parte dell'Umbria, su gran parte di Lazio e Campania e su tutta la Sicilia.

Il Trentino ha vissuto ore difficili per l'esondazione del torrente Melendrio, della Drava e del Rio Sesto, per una tromba d'aria che ha scoperchiato alcune case in Valsugana e con la zona del Primerio isolata. Paesi isolati anche in Friuli Venezia Giulia (Sappada) e in Lombardia (diverse località della Valtellina), mentre a causa della neve sul passo dello Stelvio restano ancora bloccate 180 persone tra turisti e lavoratori stagionali. Intanto oggi sarà ancora allerta rossa su buona parte del Veneto e sulla provincia di Trento. E allerta arancione su Liguria centrale e settore occidentale del Veneto. (ANSA).

Un bilancio

Sale a 12 il conto dei morti, mentre sono centinaia le persone sfollate e decine di migliaia quelle senza elettricità. Al momento impossibile fare una stima dei danni, molti i paesi isolati e i collegamenti ferroviari interrotti.Impegnati 5800 vigili del fuoco, per oltre 7mila interventi.

È questo il blancio che lascia dietro di sé l'ondata di maltempo che ha investito l'Italia, con onde alte sino a 10 metri e venti che hanno raggiunto punte di 180 chilometri orari, trombe d'aria, corsi d'acqua esondati e i grandi fiumi - soprattutto quelli del Triveneto - sotto stretta sorveglianza.

Le regioni più colpite sono Toscana, Lazio, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Liguria.

Ed è proprio la Liguria, dove 20mila persone sono rimaste senza energia elettrica e l'aeroporto di Genova è stato chiuso per la pista resa impraticabile dai detriti portati da una violenta mareggiata, la regione più provata. Sono stati colpiti anche due suoi simboli: Portofino, che con i suoi abitanti è rimasta isolata a causa di una frana che si è abbattuta sulla panoramica che la collega a Santamaria Ligure, e Rapallo, dove ha ceduto parte della diga e oltre duecento imbarcazioni tra cui decine di superyacht si sono schiantati sulla scogliera del lungomare.

Incalcolabili sono i danni dell'acqua alta a Venezia: allagato anche il corpo principale della Basilica di San Marco, dove l'acqua ha bagnato di qualche decina di metri quadri il millenario pavimento a mosaico in marmo di fronte all'altare della Madonna Nicopeia e ha inondato completamente il Battistero e la Cappella Zen.

I morti

Dopo i morti di ieri oggi altre vittime: una donna in Trentino Alto Adige rimasta intrappolata nella sua abitazione in Val di Sole sommersa da una imponente colata di fango e sassi, un kite-surfista scagliato sulla scogliera di Cattolica dalle fortissime raffiche di vento, un artigiano il cui corpo è stato recuperato nel torrente Biois a Falcade, un vigile del fuoco volontario travolto da un albero mentre stava compiendo un intervento a San Martino in Badia in Alto Adige e un pescatore annegato nel lago di Levico in Trentino.

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