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Le truffe italiane più famose della storia ai casinò

Avete mai visto Lock & Stock di Guy Ritchie? Se siete appassionati di casino e poker dovreste guardarlo. Oltre ad essere un film cult assolutamente divertente e british, riguarda il fantastico mondo del gioco d'azzardo e delle truffe che lo popolano. Il film ruota attorno a un giro di bische e ad uno strampalato modo di imbrogliare gli avversari in una gara di poker.

Ma le truffe non esistono solo nei film, sono reali. E non esistono solo in America o Inghilterra dove il gioco d'azzardo è un must. Esistono ovunque e gli italiani nel tempo si sono resi famosi per imprese anti sportive. Ne abbiamo elencate due incredibili Made in Italy.

Prevenire è meglio che... truffare!

Prima di iniziare vi regaliamo un consiglio prezioso. Fate un salto sul sito truffa.net per scoprire come prevenire e difendersi dalle frodi online se siete giocatori assidui o anche occasionali di poker e giochi da casino: troverete una lista completa di suggerimenti e accorgimenti indispensabili da parte di uno dei portali specializzati nell’analisi delle piattaforme web di finanza e gioco online.  Ma adesso iniziamo!

La truffa incredibile con lenti a contatto

Nel 2011, tre italiani e un francese sono riusciti a truffare quasi 64.000 euro (circa 84.000 dollari) dal Princes Casino di Cannes usando un metodo ingegnoso. Mentre giocava a poker, il francese segnava i simboli sui mazzi di carte con inchiostro invisibile, mentre i giocatori italiani indossavano lenti a contatto speciali per vederne i segni. Il sospetto è stato sollevato quando il gruppo è tornato con una seconda serie vincente nello stesso casinò.

La polizia è stata chiamata a indagare, e sono stati trovati i simboli segnati sulle carte che includevano una linea corta a indicare un asso e una croce per il re. Ci è voluto del tempo per capire come i giocatori erano in grado di vedere l'inchiostro. Dopo aver escluso la possibilità di utilizzare la fotocamera, hanno finalmente notato che ogni giocatore indossava lenti a contatto mai viste prima. I giocatori sono stati catturati, processati e condannati.

L'astuzia sottile dei Roselli Brothers nel New JerseyNEW JERSEY

Un'altra truffa considerevole di stampo italiano porta il nome dei fratelli Roselli o Roselli Brothers, duranti circa 10 anni, nel New Jersey. In pratica, dal 1990 al 2000 i due italiani avevano sviluppato un metodo estremamente ingegnoso supportato da un hacker in grado di accedere alle banche dati di carte di credito, acquisire dati di soggetti con ampie disponibilità economiche a livello di planfold e conti e creare ulteriori conti sotto falso nome di questi soggetti, ricaricando circa 50.000 dollari senza sottrarre nulla.

In questo modo potevano creare una cronologia di importanti movimentazioni e avvenimenti legata a ognuno di questi conti in modo che i casinò avessero le prove per aprire conti con fido proprio a loro. Dopo la concessione del fido e l'equivalente della cifra depositata inizialmente (quindi altri 50.000 dollari) uno dei due italiani ne ritirava 100.000 e li giocava con l'altro complice che puntualmente perdeva, lasciando al fratello la possibilità di incassarli. Con questa tecnica pare abbiano "vinto" qualcosa come 40 mln di dollari.

Se dopo queste due storie siete entrati nel mood e ancora non lo avete visto, allora mettetevi comodi e guardatelo, Lock & Stock!

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