Aggredita all'Ambrogiana, torna a parlare dopo un anno: "Mi sono sentita in colpa"
Il 14 ottobre 2017 una minorenne venne aggredita e ridotta quasi in fin di vita al Parco dell'Ambrogiana di Montelupo Fiorentino. Da allora è passato un anno e poco più, la giovane è diventata maggiorenne e si è ripresa dopo mesi di paura e anche di vergogna. Roberta, questo il nome della 18enne di Fucecchio protagonista in negativo di quella notte, ha trovato il coraggio di presentarsi di nuovo di fronte a tutti. Lo ha fatto in grande stile, in diretta su Rai Uno a La Vita in Diretta.
Roberta ha rivissuto le tristi emozioni di quella notte e, con la voce rotta, ha detto: "Mi sono sentita in colpa coi miei genitori perché avevo detto loro che avrei dormito da una mia amica, in realtà volevo solo fare più tardi rispetto al solito 'coprifuoco'. Quella sera però non avrei potuto chiamarli alle 5, una telefonata di notte fa prendere un'infarto. Col senno di poi, però... Comunque le cose sono cambiate, oggi anche se sono le 8 di mattina li chiamo".
Applaudita dal pubblico e 'sorretta' dall'avvocato e da una psicologa, Roberta ha passato in rassegna quel tremendo 14 ottobre. Il 22 febbraio 2018 l'aggressore, un 21enne di nome Alessio Martini, è stato arrestato e in seguito condannato. Roberta ha rievocato le cicatrici fisiche e psichiche di quel che ha trascorso: "Mi sono sentita un mostro. Tengo all'aspetto e, dato che allo specchio mi vedevo calva e coi punti, ho avuto paura".
E in futuro, che ne sarà del futuro? Incalzata dalla conduttrice Francesca Fialdini, la ragazza, molto disillusa, ha prontamente risposto: "Non ho una grande idea del mio futuro ancora. Non so chi vorrei avere al mio fianco, spero che qualcuno possa stare assieme a me".