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Sartoria artigianale, volontarie all'opera per realizzare abiti e accessori storici

Ago, filo e passione per la storia. Un libro che si apre e narra il glorioso passato di Barberino Val d’Elsa diventa un abito da cucire e realizzare su misura. A Barberino Val d’Elsa, nella terra delle rievocazioni medievali, ispirate alle origini dell’antica fortificazione e dei borghi della Valdelsa, è la stessa comunità a costruire un progetto culturale e sociale incentrato sul talento artigianale. La storia è materia viva, è un tessuto da indossare che valorizza la conoscenza degli usi e delle tradizioni che si sono diversificati nel corso dei secoli. Ne è convinta Anna Brancaccio dell’Associazione Happy Days Onlus che, al fianco di un gruppo di cittadine e cittadini, volontari appassionati e dotati di abilità sartoriali, ha messo in piedi un laboratorio artigianale per la realizzazione di abiti e accessori storici. Si chiama “Sartor Antiqua” e da oggi, aprendo i battenti in via Becattelli a Barberino, inizia il suo viaggio nella storia dell’indumento simbolo della quotidianità sociale, in collaborazione con l’Unione comunale del Chianti fiorentino.

“Una nuova fucina di idee e abilità – dichiara il sindaco Giacomo Trentanovi - che tiene vivo il paese e trova spazio, artistico e sociale, nella Casa delle Associazioni, l’edificio comunale che dallo scorso anno, a seguito di un intervento di risistemazione e restyling, accoglie al suo interno vari spazi adibiti a sedi destinate alle attività delle associazioni del territorio”. Si tratta di un laboratorio, aperto tutto l’anno, in cui lo staff riunendosi la domenica pomeriggio per effettuare ricerche, approfondimenti e cucire, offrirà un’importante occasione di incontro, scambio di idee e socializzazione. “Con questo progetto dalla forte connotazione aggregativa – aggiunge il sindaco – si rafforza l’anima della Casa delle Associazioni che nasce appunto con l’obiettivo di promuovere occasioni di incontro e condivisione di interessi e passioni fra le persone”.

L’atelier Sartor Antiqua, messo in piedi dal volontariato della comunità di Barberino, realizzerà abiti con i tessuti più diversi, nel rispetto delle tradizioni del tempo. Le epoche contemplate dalla ricerca e dal lavoro sartoriale spaziano dal Medioevo al diciannovesimo secolo con una particolare attenzione all’abito storico e vintage, disponibile per allestimenti scenici e teatrali. “Questa passione nasce nel 2009 - spiega Anna Brancaccio – per un’iniziativa promossa dall’associazione Happy Days che ha potuto contare sulla partecipazione di amici e sarte di Vico, Barberino e Tavarnelle e della contrada del Leone di San Casciano, ad oggi la nostra sartoria conta un centinaio di abiti per la vestizione di popolani, religiosi, mercanti, nobili e armati, nonché numerosi accessori tra cui gambali, copricapi, mantelli, scarselli”. Fanno parte del gruppo dei sarti volontari Anna Brancaccio Lucia Cavuoti, Cinzia Busnelli, Andrea Grazzi. “L’intento del laboratorio– conclude Anna Brancaccio - è quello di mettere radici nel territorio non solo come un laboratorio finalizzato alla realizzazione degli abiti del corteo per la festa medievale Memoriae et Historiae de Semifonte ma come progetto di ampio respiro culturale, teso a coinvolgere e a rendere partecipi la comunità su un percorso da condividere e sviluppare insieme, con le idee, le energie e le competenze di ciascuno”. L’associazione si avvarrà della collaborazione della Compagnia delle Terre d'Elsa.

Fonte: Ufficio Stampa ASSOCIATO DEL CHIANTI FIORENTINO Comuni di Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa

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