Sicurezza urbana, Rossi: "La ricetta non è la legittima difesa"
Un messaggio rivolto direttamente al Governo e al ministro dell'interno Salvini. "Lo Stato - sollecita il presidente della Toscana, Enrico Rossi - assuma i poliziotti e carabinieri che mancano in pianta organica. Sono decine di migliaia". Cento poliziotti in meno si contano solo a Firenze, ventimila in tutta Italia. "Li assuma - dice Rossi, che già mesi fa aveva rivolto lo stesso appello al Governo - e sopratutto li mandi sul territorio".
Senza forze dell'ordine sufficienti non si risolve infatti il problema della sicurezza, nonostante sia comunque una partita complessa che ha bisogno di interventi integrati ed a volte sia una questione anche solo di percezione, visto che le statistiche raccontano che in dieci anni i crimini in Italia sono diminuiti.
Ma senza un adeguato controllo del territorio, spiega il presidente, ogni soluzione rischia alla fine di essere spuntata. "I problemi più che agitati vanno affrontati e governati, senza strumentalizzazioni" spiega prima ai giornalisti e poi sul palco della ex Manifattura Tabacchi, dove oggi a Firenze la Regione Toscana, assieme ad Anci, l'associazione dei Comuni, ha presentato il suo libro bianco sulla sicurezza urbana. "Se la sicurezza è un'esigenza (e lo è) – dice – che si rinunci a qualcos'altro, se necessario, per trovare una soluzione".
"Se chi ha la competenza facesse come noi, il problema della sicurezza potrebbe forse essere meno avvertito. A volte però – prosegue Rossi - ho il sospetto che anziché mirare a risolvere davvero i problemi, qualcuno pensi solo a strumentalizzarli per lucrarci elettoralmente. Noi alla Regione Toscana siamo gente seria, che i problemi cerca di risolverli: anche quando non abbiamo una diretta competenza. Chiediamo al Governo di fare altrettanto. Salvini, che adesso governa e non è più all'opposizione, si impegni come ministro".
Il presidente della Toscana si sofferma poi sulle nuove norme sulla legittima difesa. "Non si può risolvere il problema della sicurezza – commenta - armando la gente". "Dove entrano i ladri? - si domanda - Entrano soprattutto nelle case degli anziani e cosa facciamo? Per arginare i furti nelle abitazioni organizziamo per i cittadini dei corsi al tiro a segno affinché imparino a sparare?" "Questa legge sulla sicurezza che consente libertà di sparo - conclude Rossi - è aberrante e temo che ci saranno solo più morti e vittime innocenti".
Compete allo Stato intervenire. La Regione, da parte sua, sul tema della sicurezza è pronta a lavorare e già lo sta facendo. Rossi ricorda "l'esperienza positiva che non parte oggi": sette i milioni di euro investiti dall'inizio della legislatura, per progetti a volte anche innovativi con i Comuni, per rivitalizzare zone degradate che possono diventare teatro di crimini, per accrescere i sistemi di videosorveglianza o per pagare a una dozzina di Comuni, dal 2019, vigili di quartiere per tre anni.
"Stiamo lavorando anche per accrescere la sicurezza nei pronto soccorso degli ospedali, per i cittadini che vi vanno per essere curati e per i medici e tutto il personale sanitario – ricorda il presidente della Toscana – Ugualmente ci stiamo preoccupando della sicurezza sui treni, lavorando in collaborazione con le forze dell'ordine ma pronti anche ad investire su poliziotti privati se necessario alla tutela dei passeggeri". "Sfidiamo il Governo ad affrontare il tema - conclude - con altrettanta serietà".
Fonte: Regione Toscana