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Campo rom Nugolaio, Potere al Popolo: "No alla deportazione delle famiglie"

Potere al Popolo denuncia il tentativo maldestro dell'amministrazione leghista di Cascina di “superare” il campo rom del Nugolaio, un campo costruito 30 anni fa. In questi giorni senza rispettare procedure ormai consolidate si prospetta agli abitanti del campo addirittura lo sgombero forzato, mettendo in difficoltà donne incinte, bambini che frequentano le scuole, giovani lavoratori, donne anziane malate alle quali non vengono poste alternative. Ricordiamo che tutti gli ospiti sono regolarmente residenti nel Comune di Cascina, pertanto per le convenzioni internazionali e per le leggi italiane non è possibile alcun trasferimento se non in strutture abitative adeguate.

L'eventualità di uno sgombero forzato da un'area attrezzata , autorizzata e finanziata da organi internazionali e locali all'epoca dell'amministrazione del sindaco Viegi nel 1985, è una grave mancanza di governo delle politiche sociali. Perché se l'obbiettivo della destra fosse davvero la sicurezza dei cittadini, lo sgombero forzato non è la soluzione perché indurrebbe invece decine di persone verso la marginalità sociale, costrette a loro volta a trovare espedienti per continuare a sopravvivere, per mandare i figli alla scuola dell'obbligo, evitando lo sradicamento da un territorio dopo trent'anni. Questo non produce sicurezza. Forse gli intenti sono proprio questi, per una sindaca di destra senza scrupoli: fare provvedimenti che incrementano la marginalità e la discriminazione su base etnica, per produrre nuovo consenso alle politiche securitarie. Un bel programma davvero per la corsa alle regionali.

Potere al popolo si opporrà con tutte le sue forze all'irrazionalità di questi ed altri provvedimenti che alimentano l'odio sociale per mirare all'ascesa personale in politica. La soluzione di questi problemi invece è tutta un'altra: è l'integrazione e non la discriminazione, il sostegno ai più poveri e la scuola per i bambini. Anche le famiglie del Nugolaio vorrebbero lasciare il campo, ma per una sistemazione dignitosa in una casa, anche pagando un affitto (alcune hanno un reddito), o ristrutturando un cascinale, oppure avere la possibilità di costruire un villaggio in autocostruzione. Le non soluzioni della Sindaca Ceccardi alimentano solo l'odio verso le istituzioni pubbliche che non svolgono più il loro compito di sostegno dei più deboli, ma si fanno semplici organi di discriminazione politica e sociale e trampolini di lancio per carriere luminose.

POTERE AL POPOLO DELLA VALDERA E PROVINCIA DI PISA

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