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Tramvia, Alberti: "Il PD si accanisce sulla città, fermino tutto"

Dodici anni di lavori e lo stravolgimento dei viali di Firenze: “Il PD ha già dimostrato di non saper gestire un’opera strategica come la tramvia, eviti di accollare alla prossima amministrazione un progetto irresponsabile” commenta il consigliere regionale Jacopo Alberti.

“Il mio è un  NO netto, deciso, alla Tramvia”. Dopo le recenti notizie sui cambiamenti del progetto della linea 3.2 e sulla volontà del Comune di Firenze di presentare il progetto esecutivo entro dicembre 2018, Jacopo Alberti, consigliere regionale, ha deciso di prendere una posizione ferma e irremovibile: “La Tramvia non deve proseguire, soprattutto col tracciato che è stato approvato nel 2009 e che – dice il consigliere della Lega – stravolgerebbe la viabilità cittadina: i viali dalla Fortezza ai Lungarni con riduzioni di carreggiata, Lungarno Colombo perderebbe la fila dei parcheggi centrale, viale Europa che vedrà anche qui la perdita di posti auto e carreggiate diminuite. E’ una follia”.

“Dopo la mala gestione della cantierizzazione degli ultimi anni e il fallimento dell’avvio della linea Santa Maria Novella–Careggi, che causa ogni giorno blocchi e ingorghi per manifesta incapacità dell’amministrazione fiorentina sui piani del traffico (come ampiamente dimostrato dalle situazioni critiche di piazza stazione e di piazza Dalmazia), sono fermamente convinto che questa Tramvia non si debba continuare” dice il consigliere regionale.

“È un accanimento quello del PD, vogliono la tramvia a scapito della città di Firenze, e stanno pure cambiando i progetti in tutta fretta, perché si sono accorti che quelli del 2009 sono vecchi, ma lo erano anche nel 2009! La palificazione selvaggia non era necessaria, e solo adesso si cerca di capire come ridurre i pali e come poter avere una tramvia a batteria? E’ evidente che stanno andando allo sbaraglio. Le modifiche al progetto devono essere presentate entro dicembre 2018, pena la perdita dei finanziamenti europei (80 milioni di euro). Adesso ci saranno tecnici e ingegneri che dovranno fare le modifiche richieste dal Sindaco in fretta (non poteva chiederle prima, di fronte all’evidenza della vetustà dei progetti?) e se riusciranno nell’intento, la prossima amministrazione comunale si accollerà dodici anni di lavori voluti da altri”.

“Al PD pensano di essere gli unici a poter decidere sulla Città di Firenze, ma dovrebbero iniziare a pensare che forse a maggio, a Palazzo Vecchio, potrebbero non avere più la maggioranza. Invito la Giunta comunale a fermarsi – conclude Alberti - sono scelte strategiche che non  possono essere fatte a distanza di pochi mesi dalle elezioni”.

Fonte: Ufficio Stampa

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