Rettifica all'articolo '"Barriere architettoniche a Montaione, un'odissea": la denuncia di FI' del 22 ottobre 2018

Riceviamo e pubblichiamo la richiesta di rettifica della titolare della farmacia Priamo di Montaione, dottoressa Angela Priamo, in merito all'articolo '"Barriere architettoniche a Montaione, un'odissea": la denuncia di FI', pubblicato il 22 ottobre 2018 su questa testata.

La richiesta riguarda questo paragrafo in oggetto:

Chiudiamo con la nota più dolente: la Farmacia, un servizio essenziale per il territorio. L’accesso, come documentato dalle foto allegate al presente comunicato, è possibile solo attraverso due scalini e la struttura non è dotata nemmeno di una rampa provvisoria. La situazione è particolarmente grave anche alla luce del fatto che la legge prevede espressamente che queste strutture debbano essere accessibili a tutti (Legge 13/1989 e DM 236/1989).

Diamo spazio a quanto affermato da Priamo:

"In relazione a quanto pubblicato nell’articolo in oggetto, si evidenzia che nonostante la piena condivisione del tema di assoluta importanza e sensibilità, quanto riportato circa la scrivente Farmacia contiene informazioni false e denigratorie.

Innanzi tutto, si specifica che la Farmacia contrariamente a quanto sostenuto in maniera superficiale e tendeziosa è perfettamente conforme alla legge in quanto dotata, ai sensi della norma D.M. 236 del 1989 art. 5 comma 7 ("visitabilità condizionata"), di un apposito campanello visibile e funzionante, destinato ai disabili, attraverso cui l’utente può contattare il farmacista; questo proprio con lo scopo di dare piena fruibilità del servizio anche a persone con problemi e difficoltà motorie.

Inoltre, si specifica che tale servizio è stato offerto durante il sopralluogo menzionato nell’articolo, senza che nella realtà ne venisse usufruito in alcun modo (durante il sopralluogo è stato solo chiesta la presenza della rampa e non si è in alcun modo approfondito le modalità di utilizzo del servizio per disabili).

[...] La scrivente Farmacia tiene comunque a specificare la Sua massima attenzione e sensibilità verso questo tema rispetto al quale riconosce che c’è ancora molto da fare, ma con un approccio sereno e costruttivo piuttosto che polemico e diffamatorio".