Amministrative 2019, il M5S correrà da solo: "Puntiamo al ballottaggio"

A ricostruire il puzzle politico delle Amministrative 2019 di Empoli ci si accorge che mancano i pezzi: il 'grande assente' è il M5S. Il peso politico dei grillini sarà determinante e questo lo dicono i numeri: alle scorse Amministrative (2014) il M5S ha preso il 13% dei voti, alle Politiche del 4 marzo il 23%. Si capisce che in un Comune in cui non è esclusa la possibilità del ballottaggio queste percentuali sono sufficienti a stravolgere lo scenario, a maggior ragione se i poli in campo saranno tre (come è accaduto alle Politiche 2018)

Ma a fronte di questa crescita il Movimento ha dovuto far fronte ad un vero e proprio 'terremoto politico' che ne ha azzerato la rappresentanza al governo cittadino con i tumultuosi 'cambio di casacca' dei tre consiglieri comunali eletti nel 2014. Da quel momento la visibilità del M5S si è un po' offuscata, dedicando forse maggiore attenzione alla rete di attivismo che a quella prettamente politica. Così nonostante le iniziative per i truffati delle banche, lo sportello Sos Equitalia, la battaglia contro il Referendum costituzionale o quella sull'acqua pubblica, il partito a livello politico ha 'ricostruito' con un profilo decisamente basso, tanto che alcuni mettono in dubbio l'effettiva presenza di una lista con le cinque stelle.

Una 'pausa di riflessione' che però è destinata a non durare a lungo: il M5S presenterà una sua lista politica alle elezioni 2019 con l'obiettivo del ballottaggio e non sono contemplate alleanza pre-elettorali. A dichiararlo con fermezza sono gli attivisti Maximiliano Castagni e Debora Stefanelli: "Ci presenteremo da soli alle prossime amministrative, con l'obiettivo di arrivare al ballottaggio e proseguire il percorso iniziato 10 anni fa. Stiamo lavorando ad una lista politica monocolore M5S con un candidato sindaco empolese. La nostra storia racconta che non prevediamo alleanze con i partiti 'storici', semmai potremo discutere sui punti. Un contratto di governo a livello locale è impossibile, ma avvieremo le trattative con chiunque voglia perseguire certe politiche".

Quanto questa discussione possa portare ad alleanze in sede di ballottaggio al momento è una questione aperta su cui sembra esserci un certo riserbo, ma è chiaro che non si vuole chiudere porte: "Non vogliamo escludere niente - spiegano gli attivisti - crediamo che con i risultati delle politiche possiamo andare al ballottaggio, poi decideremo sulla base delle proposte messe sul tavolo dalle altre forze"

Nessun pregiudizio quindi. Nonostante l'area grillina a Empoli abbia sempre mantenuto un dialogo a sinistra, anche a livello locale si vuole mantenere un profilo di superamento delle logiche di partito: "Molti degli attivisti vengono da sinistra, ma vogliamo superare questo concetto  - spiega Castagni - che le idee vengano dal Pd o dal centrodestra, l'importante è portare avanti politiche locali che siano utili alla cittadinanza". Questa posizione rende 'mobili' i confini elettorali: a destra e sinistra c'è già chi sta strizzando l'occhio ai grillini e nessun accordo è escluso, ma solo in funzione di un eventuale ballottaggio.

Al momento gli attivisti si dicono "concentrati a stilare un programma" e su un possibile candidato spiegano che "ci sono due o tre nomi, ma siamo in una fase embrionale". Sull'operato del sindaco Barnini luci e ombre: "se guardiamo ad alcuni aspetti della città non possiamo dire che sia stata una gestione negativa, ma si vede la mancanza di una visione moderna e futura della città", spiegano gli attivisti.

Questi i punti principali del programma in via di costruzione: "Serve un cambio di rotta - spiegano gli attivisti -  sulla mobilità urbana, sull'urbanistica, un percorso per ritornare alla gestione pubblica dell'acqua, potenziare l'organico della polizia municipale, infine serve regolamentare l'accoglienza dei migranti con maggiori controlli sulle cooperative a cui vengono affidati". Su questo ultimo punto, su cui potrebbe nascere una comunanza di intenti con il centrodestra, gli attivisti tendono però a specificare che "non ci sarà nessuna revoca dell'accoglienza Sprar, ma vogliamo regolamentarla scegliendo cooperative in grado di offrire servizi dignitosi ai migranti e di gestire il fenomeno".

Intanto dai vertici regionali si guarda con molta attenzione alla vicenda empolese in quanto conquistare una delle 'roccaforti' renziane significherebbe "avviare un uovo corso politico di tutto il territorio dell'Empolese Valdelsa", coma ha spiegato lo stesso Castagni.

Il PD è il favorito indiscusso a Empoli, lo dimostrano tutte le precedenti tornate elettorali, ma nel tripolarismo creatosi con il 4 marzo il ballottaggio è un nemico davvero temibile per i democratici. Una cosa quindi è certa, tutti dovranno fare i conti con il M5S.

 

Giovanni Mennillo

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