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Spirale di Monsagrati, Regione e Istituzioni locali in campo contro la chiusura

Una decisione inaccettabile e Regione e istituzioni locali agiranno in ogni sede e ad ogni livello per mantenere in attività il sito produttivo della Spirale e per difendere i 42 posti di lavoro.

Il tavolo di crisi convocato oggi a Lucca dal consigliere per il lavoro del presidente Enrico Rossi, Gianfranco Simoncini, ed al quale hanno preso parte il presidente della Provincia Luca Manesini, il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti, il consigliere regionale Stefano Baccelli e i rappresentanti sindacali, ha ribadito la assoluta contrarietà alla inopinata decisione della proprietà di chiudere lo stabilimento di Monsagrati per concentrare tutta la produzione in Provincia di Trento.

Simoncini, esprimendo il pieno sostegno della Regione ai lavoratori e alle loro famiglie, ha annunciato che convocherà entro i primi giorni di novembre i vertici della Spirale per chiedere il ritiro della procedura di licenziamento e la conferma di tutti i posti di lavoro, anche alla luce di quanto confermato dai rappresentanti di Filctem-Cgil Femca-Cisl, Uiltec-Uil e della Rsu circa l'insussistenza di ragioni di carattere economico e produttivo che possano giustificare una tale linea.

Dal tavolo è emersa anche la necessità, in considerazione del finanziamento concesso da Trentino Sviluppo all'azienda, di avviare subito un confronto con l'Amministrazione trentina e per questo i presidenti Rossi e Manesini scriveranno al presidente della Provincia autonoma per una comune azione che abbia al centro la necessità di salvaguardare in tutti gli stabilimenti dell'azienda i posti di lavoro.

Da parte loro i sindacati hanno confermato che, trattandosi di un'azienda che opera in due Regioni, chiederanno al Mise la convocazione di un tavolo nazionale sulla Spirale: la totale assenza di trasparenza e le modalità stesse dell'operazione, avviata senza assicurare una informazione corretta a lavoratori e istituzioni, rendono necessario anche il coinvolgimento del governo.

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