Morte cavallo Raol, De Mossi: "Chi offende Siena avrà responsabilità"
Il sindaco Luigi De Mossi ha tenuto oggi, martedì 23 ottobre, presso la clinica veterinaria ''Il Ceppo'', la conferenza stampa con i giornalisti a seguito di quanto accaduto nel corso del Palio straordinario, soprattutto in merito alle polemiche e agli accadimenti successivi alla morte del cavallo della Giraffa, Raol.
“Siamo qui soltanto se qualcuno si vuole davvero documentare, non fare una gazzarra pubblicitaria su qualcosa che non può essere valutato da persone che non conoscono la nostra cultura – ha detto De Mossi - non conoscono le nostre tradizioni, si permettono di dare dei giudizi sulla nostra città, sulle nostre Amministrazioni, tutte le nostre Amministrazioni, anche quelle precedenti, che hanno sempre fatto sotto il profilo del Palio quello che potevano fare.
A Siena – ha proseguito il sindaco - Siamo leader mondiali per quanto riguarda la prevenzione dei cavalli che sono amatissimi in questa città. Siamo qui proprio per dimostrare fattualmente quello che noi facciamo abitualmente”.
Non a caso è stata scelta come location per la conferenza stampa la clinica veterinaria Il Ceppo.
“Con questa clinica abbiamo una convenzione dal '93, una bellissima struttura attrezzatissima, una convenzione che tutela tutta la nostra Festa, tutela tutti i soggetti che partecipano alla nostra Festa.
A Siena – ha spiegato De Mossi - Abbiamo fatto con un anticipo di venti anni una serie di prevenzioni per quanto riguarda gli amatissimi cavalli. Lo voglio spiegare soprattutto a chi evidentemente non si è preso nemmeno la briga di valutare quello che fa Siena, quello che fa l'Amministrazione comunale. Voglio sottolineare questo aspetto perché oggi qui c'è un discrimine tra quelli che vogliono bene a Siena e quelli che a Siena non vogliono bene, e soprattutto il discrimine è legato a un altro fatto: alla verità, e purtroppo qualche volta, non dico sempre, non dico nemmeno spesso, ma la verità urla più di tanta canea urlante che continua a offendere la nostra città. E la verità è una struttura magnifica, con cui abbiamo una convenzione, dei professionisti estremamente capaci, delle associazioni di cavallai molto amorevoli nei confronti degli animali. A Siena abbiamo deciso dal 2000 di non prendere più i purosangue, il motivo è molto semplice: abbiamo cercato di selezionare dei soggetti mezzosangue anglo-arabi che avessero le caratteristiche morfologiche, di altezza al garrese, di misure che fossero adatti non solo per vincere il Palio ma anche per avere una resa, anche dal punto di vista della salute, assolutamente equilibrata”.
In merito agli attacchi che in questo momento la città sta vivendo il sindaco ha sottolineato che: “I cavalli sono fatti per correre. Quello che è successo sabato è un dispiacere per tutta la città. Se invece di attaccare, queste persone fossero venute qui al Ceppo sabato dopo la corsa, avrebbero visto i contradaioli della Giraffa in lacrime. Se si fossero soffermati a guardarsi intorno, ad ascoltare i senesi avrebbero visto tanto rammarico e dolore per la perdita del cavallo. Per noi il cavallo è il protagonista assoluto. I bambini imparano ad amare i cavalli sin da piccoli. Ditemi in quale altra città un cavallo viene benedetto in chiesa.
Per cui, di che cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di pubblicità? Stiamo parlando di un Carosello? Solo per andare nelle televisioni nazionali, solo per andare su delle testate nazionali ed avere una visibilità che altrimenti nessuna altra manifestazione gli può dare. Ma non pensino di venire ad aggredire la nostra città – ha proseguito De Mossi - La nostra città è una città compatta, i nostri cittadini sanno perfettamente quello che è stato fatto. Quindi, signori miei, quando si parla di Siena, o vi documentate oppure è meglio che taciate. Perché dare informazioni sbagliate su una Festa che ha radici profondissime nella nostra cultura, significa non comprendere nulla di quello che è una tradizione secolare. Significa anche confondere il grano con il loglio e noi siamo il grano”.
Per concludere il sindaco ha dichiarato che non verranno accettati ulteriori attacchi: “Offendere la città di Siena da ora in avanti comporterà delle responsabilità di vario genere e specie per le quali mi confronterò con l'ufficio legale del Comune.
CLINICA VETERINARIA DEL CEPPO
Il Comune di Siena ha sempre mostrato una particolare sensibilità per la tutela dei cavalli impegnati per correre il Palio. Grande attenzione è stata quindi posta non solo per limitare il numero degli incidenti, ma anche per minimizzarne le conseguenze e consentire il pieno recupero dei cavalli infortunati. Al pari di ogni atleta il cavallo può essere infatti soggetto a traumi che possono essere risolti anche attraverso un pronto e qualificato intervento.
E’ così che fin dal lontano 1993 il Comune di Siena ha in essere una convenzione con la clinica veterinaria “Il Ceppo” che originariamente si trovava in località “S. Piero in Barca”. Successivamente la sede della Clinica si è spostata nel Comune di Monteriggioni, alle porte di Siena; la clinica si è dotata nel tempo delle più moderne attrezzature diagnostiche e naturalmente di una funzionale sala operatoria.
La Clinica Veterinaria “Il Ceppo” è tuttora la struttura di riferimento dell’Amministrazione comunale, velocemente raggiungibile da Piazza del Campo per ospitare i cavalli che necessitano di cure durante i giorni del Palio. Nel caso di infortunio il cavallo viene immediatamente trasferito presso la struttura veterinaria dove viene sottoposto ad approfondimenti diagnostici quali radiografie, ecografie, endoscopie, analisi del sangue e se indispensabile ad intervento chirurgico ed alle successive terapie post-operatorie. La struttura è a disposizione del Comune di Siena non solo durante i giorni del Palio ma anche in occasione delle corse organizzate in provincia durante l’anno alle quali partecipano i cavalli iscritti al Protocollo.
PENSIONARIO
Con una convenzione stipulata nel 1991 tra il Comune di Siena e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali il Corpo Forestale dello Stato si occupa dei cavalli del Palio di Siena che giungono al termine della loro carriera o che hanno subito un infortunio e non possono partecipare a corse. Gli animali vengono adottati e ospitati per tutta la durata della loro vita a Radicondoli, un paesino nella campagna senese, presso un pensionato del Corpo dove trovano una struttura che li accoglie, un veterinario e tutte le attenzioni. Alcuni di questi cavalli sono diventate poi fattrici. I cavalli infortunati diventano in alcuni casi proprietà del Comune e vengono ospitati al pensionario.
Ambulanza per il trasporto dei cavalli
Siena grazie ad una Convenzione tra il Comune ed il Consorzio per la Tutela del Palio di Siena ha introdotto una ambulanza destinata al trasporto dei cavalli in occasione dei lavori e delle corse di addestramento, delle Prove e dei Palii. Il tutto nell’ottica di garantire un’ulteriore tutela del benessere dei cavalli. L’ambulanza veterinaria, dotata di adeguate strutture per il pronto intervento e adibita al trasporto cavalli, è di proprietà del Consorzio di Tutela del Palio di Siena.