Ladri in chiesa, volontari l'aiutano a recuperare gli oggetti personali gettati via: solidarietà a Empoli
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una donna che ha voluto ringraziare i tanti che spontaneamente si sono offerti volontari per aiutarla a cercare quel che era rimasto dopo il furto della propria borsa alla messa nella Collegiata di Empoli. Il fatto è stato confermato e la donna, che ha chiesto di mantenere l'anonimato, racconta la disavventura accaduta. Il messaggio è che "la solidarietà esiste e resiste" anche nei tempi odierni quando ci sono malintenzionati che rubano anche nei luoghi di culto.
"Domenica 21 ottobre, alle 19 nella Collegiata di Sant’Andrea a Empoli, la messa si è appena conclusa. Questa domenica è anche una delle giornate dedicate alla raccolta dei fondi per le famiglie bisognose e, come sempre, i due volontari ripongono le offerte dentro i contenitori, prima di avviarsi alla consegna. Una dei due volontari si accorge di essere stata derubata. La borsa, che teneva appoggiata accanto a sé, è scomparsa, dentro aveva tutto. Presa dallo sconforto si rivolge all’altro volontario dicendo di essere stata derubata. Il volontario comunica l’accaduto al Preposto e ai fedeli che erano ancora lì. Una volontaria di un’altra associazione si avvicina al gruppo di persone e dice di sapere per sua esperienza che ci sono alcuni ladruncoli che, per loro strana consuetudine, dopo aver preso ciò che li interessa, spargono nei vari contenitori della nettezza urbana il resto. Di lì a poco si formano due gruppetti di persone: uno accompagna la donna dai carabinieri per la denuncia, l’altro equipaggiato di retino da pesca e torcia apre e rovista tutti i contenitori della zona. Sono due ore di ricerche, in una domenica sera buia, fredda e ventosa. Sera in cui, nella maggioranza delle abitazioni, ci sono famiglie e persone riunite intorno ai tavoli della cena. Diversi oggetti essenziali e utili sono così ritrovati. La proprietaria, da sola, di sicuro, né avrebbe pensato a cercarli, né sarebbe riuscita a ripescarli. Il fatto parla da solo. È stata un’esperienza che non dimenticherò. Non credo di dover aggiungere altro, se non un grazie di cuore a tutti gli intervenuti e una riconoscenza che mi riscalda, e mi mantiene fermo un convincimento: la solidarietà, nelle persone di buona volontà, esiste e resiste. Esiste e resiste oltre religioni, il colore della pelle e i convincimenti politici".