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Tramvia, Giorgetti: "Linea 2 entro fine anno". Le reazioni a Firenze

Il primo viaggio del tram dalla stazione all’aeroporto entro fine anno. È questo l’obiettivo, confermato oggi dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti nel corso della sua comunicazione in consiglio comunale, per quanto riguarda la messa in esercizio della linea 2. “Questa data è riportata negli accordi sottoscritti con il concessionario dopo l’abbandono dei cantieri da parte della Fincosit in seguito al concordato fallimentare e il subentro della Cmb che sta completando le opere civili. I test sulla linea sono in corso da settimane – aggiunge l’assessore –. Si tratta di prove di esercizio e di sistema e la Direzione Lavori prevede il completamento entro il 15 novembre, data in cui sarà redatto il verbale di conclusione e potrà essere insediata la commissione ministeriale che deve dare il via libera al pre-esercizio. Non possiamo ad oggi sapere la sua durata ma sulla base dell’esperienza della linea 3 si può stimare la messa in esercizio entro fine anno”.

Intanto vanno avanti anche i lavori relativi alle sistemazioni urbane. Il crono programma prevede entro il 15 dicembre il completamento delle sistemazioni urbane come quelle di Porta a Prato e viale Belfiore, entro il 31 marzo quelle più lunghe come il recupero dei prospetti di Palazzo Mazzoni, il completamento della copertura a verde del deposito di Scandicci e la sistemazione del carter sotto il viadotto San Donato.

“Nei prossimi giorni e nel mese di novembre – precisa l’assessore – proseguiranno gli interventi lungo la linea. Entro la prima metà di novembre sarà completata la sistemazione provvisoria di piazza dell’Unità con il doppio senso di marcia: si tratta di un assetto temporaneo in attesa della riqualificazione della piazza, oggetto di un progetto specifico in via di definizione per il quale sono stati stanziati 800mila euro e che sarà concordato con la Soprintendenza”. L’assessore Giorgetti ricorda poi i lavori di risanamento stradale effettuati a Novoli (in orario notturno e senza particolari disagi), il prossimo completamento della segnaletica e la modifica dell’incrocio semaforizzato tra via di Novoli e via Torre degli Agli (una richiesta dell’Amministrazione e dei cittadini) che consentirà il collegamento tra la direttrice in uscita città e via Baracchini-via Baracca. “Le sistemazione lungo la linea 2 sono pressoché completate – sottolinea – a parte qualche rifinitura come per esempio la palazzina a servizio del parcheggio scambiatore di viale Guidoni (250 posti) e la fermata aeroporto dove la società di gestione dello scalo dovrà realizzare il percorso pedonale con pensilina per il collegamento dalla fermata della tramvia all’aerostazione prima della messa in esercizio. Anche il viadotto San Donato è in via completamento per quanto riguarda i marciapiedi e i percorsi ciclabili”.

Sullo lo sviluppo ulteriore del sistema tranviario, l’assessore Giorgetti conferma il previsto avvio dei lavori della Vacs-variante centro storico dalla Fortezza a piazza San Marco per l’estate 2019 (è in corso la progettazione esecutiva, durata lavori un anno e mezzo) e quello del primo tratto della linea 4 dalla stazione Leopolda alle Piagge nel 2020 (termine lavori 2023). E conferma che è stato affidato l’incarico per la progettazione del lotto successivo della linea 4 Piagge-Campi e per il prolungamento della linea 2 dall’aeroporto a Sesto Fiorentino. Inoltre il Comune di Scandicci sta lavorando per la realizzazione di un ulteriore tratto della T1 da Villa Costanza alla zona industriale di Pontignale.

L’assessore si è poi concentrato sulla linea 3.2, ovvero il prolungamento da piazza della Libertà verso Bagno a Ripoli. “Sulla base del progetto preliminare approvato nel 2009 abbiamo sviluppato tre ipotesi che abbiamo illustrato ai cittadini nel corso di un’assemblea pubblica una settimana fa. Il nostro obiettivo è dare un’accelerata alla realizzazione per terminare i lavori entro il 2023, anno in cui è prevista la rendicontazione dei fondi europei. La progettazione, anche sulla base di quanto emerso nell’incontro, si sta orientando verso l’ipotesi che prevede la tramvia a centro strada e viali, evitando il passaggio a fianco degli edifici. Sui viali, sui lungarni fino a Ponte da Verrazzano, che oltre ai binari, conserverà una corsia per senso di marcia per il traffico veicolare, e poi su viale Giannotti e viale Europa. Per i veicoli su gomma sarà realizzato un nuovo ponte a monte del Ponte da Verrazzano, in modo da alleggerire anche la circolazione sulla direttrice viale Giannotti-viale Europa. “Si tratta di una linea molto importante – sottolinea l’assessore Giorgetti – perché darà una risposta alle esigenze di trasporto pubblico all’area sud della città e, grazie alla realizzazione di parcheggi scambiatori sia sul territorio del Comune di Firenze che su quello di Bagno a Ripoli, consentirà anche l’interscambio con l’autostrada ma anche con i centri della Valdisieve, Valdarno e Chianti. Con la linea 3.2, l’arrivo della linea 4 fino a Campi Bisenzio, il prolungamento fino a Sesto Fiorentino e la linea fino a Rovezzano si completerà il sistema tranviario fiorentino che trasporterà, secondo le stime, 85 milioni di passeggeri all’anno con una riduzione di 65mila auto sulle strade cittadine”.

“Stiamo lavorando, insieme alla Regione e ai comuni di Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Scandicci per concretizzare questa previsione incoraggiati anche dagli ottimi risultati della linea T1 che ha superato le stime di passeggeri trasportati con un +20% rispetto alle previsioni” conclude l’assessore Giorgetti.

Tramvia, le dichiarazioni del capogruppo di Articolo 1-Mdp Alessio Rossi e della consigliera Stefania Collesei

"Bene andare verso Bagno a Ripoli. Male non servire le Cure e Campo Marte. Bene l'estensione verso Sesto. Male non servire il centro storico. Bene l'estensione verso Campi. Male non aver stralciato il sotto attraversamento.

Insomma se siamo d'accordo col sistema, sul come farlo dobbiamo dire la nostra. In primo luogo vorremmo che si pensasse alla rete tramviaria in stretta connessione col sistema ferroviario metropolitano. Vorremmo anche che si facesse tesoro delle esperienze del passato in merito alla alimentazione aerea. E che sulla futura linea 3.2 si deve salvaguardare l'Albereta. L'assessore Giorgetti ha presentato un cronoprogramma dei lavori. Per la verità non completo. C'è da sapere quando si presume sia realizzata la linea 4. E le estensioni verso Sesto e verso Campi. Ed è presumibile che la zona sud rimanga priva della tramvia almeno fino al 2030. In attesa dei finanziamenti europei. Comunque riconosciamo la volontà dell'amministrazione e la tenacia dell'assessore Giorgetti. Se Renzi da sindaco non avesse fatto passare 5 anni inutilmente ora la rete tramviaria sarebbe stata probabilmente finita".

Tramvia, l'intervento dei capigruppo di Forza Italia e di Fratelli d'italia Jacopo Cellai e Francesco Torselli insieme ai consiglieri Luca Tani e Mario Tenerani

"Ai proclami di grandi vittorie che il sindaco Nardella e il PD rilanciano continuamente sul tema tramvie a Firenze rispondiamo con tre semplici considerazioni. La prima, ovvia: serve intanto finire queste due nuove linee su cui sono stati accumulati ritardi su ritardi. La seconda (che discende dalla prima): ai commercianti danneggiati dai cantieri durati anni in più rispetto a quanto previsto servono aiuti, e aiuti corposi in termini di sgravi fiscali e agevolazioni, e invece il PD continua a bocciare le proposte che facciamo e che vanno in questa direzione nelle commissioni consiliari.

Ma non basta, perché oltre agli errori già fatti dalle amministrazioni targate PD nella costruzione del sistema di tramvie ci sono anche gli errori futuri. Forza Italia dice un secco NO al prolungamento della linea 2 in piazza San Marco. Non accetteremo la palificazione anche di questa piazza dopo lo scempio di Santa Maria Novella, e di via Cavour e via La Pira con la cancellazione di posti auto e carreggiate. E con quali vantaggi? Questo 'ramoscello' di tramvia non serve a nessuno, tranne forse a chi la deve costruire.

Apprendiamo che l’obiettivo del PD sarebbe quello di ultimare le linee tranviarie nel 2023. A questa data la Tramvia sarà una roba da museo, visto che già oggi è obsoleta rispetto alle nuove tramvie che si alimentano senza quegli orrendi pali che hanno rovinato Firenze.

Su quanto ancora resta da fare, al capitolo tramvie, trasporto pubblico e mobilità privata, decida chi vincerà le elezioni il prossimo maggio. E le scelte potrebbero essere radicalmente diverse da quanto gli esponenti del PD già sventolano come i loro futuri successi".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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