Ort, parte il 2018-19: in scena lo 'Stabat Mater' di Rossini
Venerdì 26 ottobre al Teatro Verdi di Firenze debutta la nuova Stagione Concertistica 2018_19 dell'ORT, la numero 38. Per l'occasione tornerà sul podio dell'Orchestra della Toscana, Gianluigi Gelmetti e accoglierà il pubblico sulle note dello Stabat Mater di Gioachino Rossini.
Esistono dei capolavori, nella storia della musica, la cui nascita è dovuta a circostanze del tutto fortuite. Se oggi possiamo godere l’ascolto dello Stabat Mater di Rossini, lo dobbiamo ad una serie di eventi concatenati in maniera casuale ed indipendenti dalla volontà del compositore stesso.
Lo Stabat fu scritto a malincuore, su richiesta di un amico prelato, da un Rossini che ormai aveva dato l’addio alle scene. All’amico il compositore consegnò nel 1832 un pezzo “a quattro mani”, chiedendo aiuto al collega Giovanni Tadolini a causa degli acciacchi fisici che lo martoriavano e della depressione. Ma quando dieci anni dopo, un editore ventilò di stamparlo, Rossini ritrovò d’improvviso l’ispirazione e lo finì in quattro e quattr’otto, creando un capolavoro dal successo memorabile, andato in scena il 7 gennaio 1842 al Théâtre Italien di Parigi.
Il legame che unisce l'ORT allo Stabat Mater risale al concerto del luglio 1997 nel Duomo di Siena, diretta al tempo dallo stesso Gelmetti e affiancata dal Coro di Praga. Esecuzione che fu poi seguita da una memorabile registrazione per l'etichetta Agorà, pubblicata l'anno dopo.
Oggi in occasione del Concerto di Inaugurazione, l'ORT regala nuovamente l'ascolto del capolavoro rossiniano ancora una volta diretta da Gelmetti, che torna sul podio della nostra Orchestra. Il direttore romano, depositario della tradizione operistica italiana ma molto attivo anche come bacchetta sinfonica, per questa esecuzione può contare sulla presenza del Coro del Maggio Musicale Fiorentino preparato da Lorenzo Fratini e di un poker di solisti vocali eccellenti: il soprano Angela Nisi, il mezzosoprano Raffaella Lupinacci, il basso George Andguladze e soprattutto il tenore spagnolo Celso Albelo, erede dello spirito più genuino del canto romantico. (Biglietti da 13,00 euro).
Fonte: Ufficio stampa