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Uccide padre e figlio a Sesto Fiorentino, arrestato vicino di casa

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Simone Andronico (foto da Facebook)

Omicidio Sesto Fiorentino, nella cintura metropolitana di Firenze: padre e figlio, Salvatore e Simone, rispettivamente di 66 e 31 anni, sono stati ammazzati da un vicino, adesso arrestato, con una pistola. La notizia è stata confermata ma si attendono ulteriori dettagli sul fatto. I carabinieri hanno effettuato l'arresto.

Omicidio Sesto Fiorentino, chi è l'assassino

Fabrizio Barna, italiano, 53anni: questo l'identikit del vicino di casa. Il fatto è avvenuto in una casa colonica di via dei Grilli dove le due vittime stavano lavorando. La pistola usata da Barna era regolarmente denunciata. Il fatto è avvenuto nella mattina di oggi, domenica 21 ottobre. Sul posto sono intervenuti, come detto, i carabinieri e i sanitari inviati dal 118. Per padre e figlio non c'è stato più niente da fare. Un'altra vicina di casa di 86 anni ha scoperto i corpi e ha allertato le forze dell'ordine, prima di accusare un malore. A circa qualche centinaio di metri gli spari sono stati uditi da alcuni vicini, nei campi per la raccolta delle olive. Anche la moglie dello scomparso e madre dell'altra vittima, una volta giunta sul posto, ha avuto un malore alla scoperta di quanto accaduto.

Omicidio Sesto Fiorentino, tutto nato da una lite di vicinato

Un futile motivo alla base dell'assassinio di padre e figlio: i rumori causati dai lavori di ristrutturazione della casa nel borgo di via dei Grilli, nei pressi del torrente Zambra. Sul posto è giunto anche il sostituto procuratore Christine von Borries, magistrato di turno, per un sopralluogo. Pianti e lacrime giungono dai familiari delle vittime.

Omicidio Sesto Fiorentino, le possibili minacce alle vittime

Pare che la famiglia delle vittime avesse segnalato le minacce provenienti da Barna nei periodi precedenti all'assassinio. Von Borries ha affermato che sentirà familiari, parenti e conoscenti  in merito a queste affermazioni. I carabinieri, delegati per le indagini, hanno affermato che nessuna denuncia è mai pervenuta alle forze dell'ordine, smentendo la prima voce. Cantiere e casa colonica al momento sono sotto sequestro.

A quanto pare, gli Andronico hanno segnalato sì delle tensioni con il vicino Fabrizio Barna, ma non con le forze dell'ordine, bensì all'ufficio di mediazione sociale convenzionato con il Comune di Sesto Fiorentino. A gennaio 2018 erano iniziati i lavori alla casa colonica e sono cominciate le frizioni con il vicino, ex commesso disoccupato. A Barna era giunta una lettera di invito per tentare la conciliazione, alla quale non aveva risposto.

Ecco come il Comune stesso, con una nota stampa, descriveva il servizio di mediazione:

"Liti condominiali, di vicinato, lavorative, scolastiche, interculturali: sono alcune delle situazioni che lo sportello si propone di affrontare, avvalendosi di operatori con formazione giuridica che proporranno, quando possibile, soluzioni che hanno come primo obiettivo quello di recuperare il vivere civile, mediando tra le parti e offrendo informazione e orientamento circa gli altri servizi gratuiti presenti sul territorio".

Omicidio Sesto Fiorentino, chi sono le vittime

Simone Andronico, 31 anni, è un ingegnere che lavorava alla Leonardo di Campi Bisenzio. Il padre è un ex ingegnere di Trenitalia adesso in pensione.

Omicidio Sesto Fiorentino, pistola regolarmente denunciata

Barna ha sparato con una pistola Beretta 98 semiautomatica regolarmente denunciata per uso sportivo. Trovati sul luogo del delitto 8 bossoli calibro 9x21. Il 53enne ha aspettato i carabinieri dopo il duplice assassinio e si è fatto arrestare senza opporre resistenza.

Omicidio Sesto Fiorentino, nessun pentimento

Avrebbe dichiarato di non aver bisogno di un avvocato e di sentirsi dalla parte della ragione. Questo sarebbe il tenore delle prime parole di Fabrizio Barna ai carabinieri. Il 53enne ha ucciso Salvatore e Simone Andronico a Sesto Fiorentino, ha sparato a padre e figlio per futili motivi, pare perché infastidito dai lavori di ristrutturazione dei vicini. Finora però non avrebbe mostrato segni di pentimento.

Sarebbero in corso accertamenti per verificare la regolarità del porto d'armi posseduto da Barna. Gli abiti dell'uomo, tra cui le scarpe sulle suole delle quali erano presenti macchie di sangue, sono stati sequestrati. Barna è stato anche sottoposto alla prova dello stub, per accertare se nelle sue mani ci fossero tracce di polvere da sparo. Le autopsie sui corpi delle vittime non saranno essere eseguite prima di mercoledì.

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