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Tempi di attesa Asl, Tesi: "Situazione vergognosa, i sindaci si muovano"

In questi giorni sono venuto in possesso dei dati ufficiali dell’ASL Centro Toscana sui tempi di attesa dei nostri assistiti per effettuare visite specialistiche o accertamenti strumentali (sono in calce all'articolo, ndr). Per i non addetti ai lavori ricordo che il medico prescrittore sulle ricette deve “sempre” specificare la priorità con U urgente, da effettuare nel minor tempo possibile, B breve, entro 10 giorni, D differita, entro 30 giorni per le visite e 60 per gli accertamenti e P programmata che non prevede termini precisi.

Dalla lettura dei dati balza immediatamente agli occhi la grave situazione della nostra Zona Empolese, soprattutto se confrontata con l’Area Fiorentina, e che spinge i nostri assistiti a rivolgersi ad altre ASL confinanti, soprattutto quella della Costa oppure a rivolgersi a strutture private con notevole aggravio economico.

Per questo problema, supportato da altre considerazioni non meno importanti, soprattutto la popolazione dei comuni più periferici, ha spesso cercato una diversa collocazione verso Pisa per allontanarsi dall’area fiorentina. Purtroppo motivi, non sanitari, ma amministrativi e geo-politici hanno sempre osteggiato e vanificato questa legittima aspirazione.

Recentemente sembra sia stato trovato uno pseudo-accordo tra i sindaci di Montopoli e Castelfranco con l’ASL di Pisa per cui i loro cittadini possono accedere ai servizi fuori dal loro territorio, ma Pisa per rispettare i tempi di attesa sta costringendo illegittimamente noi medici a non segnalare sulla richiesta la lettera con l’aggravante che, non sapendo dove i nostri assistiti andranno, siamo costretti ad una doppia ricetta, con e senza priorità.

A questo punto mi chiedo se i Sindaci del Comprensorio, in quanto massima autorità sanitaria locale, sono a conoscenza di questa vergognosa situazione in cui versano i loro cittadini ed invece di perdere tempo in sterili diatribe sull’unione delle Società della Salute, sarebbe opportuno cominciassero a risolvere questi importanti problemi dei loro amministrati.

Massimo Tesi (medico di famiglia di Montopoli)

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