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Dopo 37 anni l'ispettore Seravelli saluta la municipale: "Episodi salienti? Non basterebbe un libro"

L'Ispettore della Polizia Municipale di Santa Croce sull'Arno, Stefano Seravelli, è andato in pensione.

Dopo 37 anni in servizio, in cui ha visto la figura del tradizionale vigile urbano trasformarsi in agente di polizia municipale, nel 1975, e assumere sempre maggiori responsabilità con un lavoro che è diventato più complesso, l'empolese Stefano Seravelli, ha speso la sua vita lavorativa al servizio della comunità. Sindacalista autonomo per il SULPM (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Municipale), ha ricoperto il ruolo di responsabile sicurezza del personale del Comune di Santa Croce sull'Arno.

Con Seravelli in pensione, l'organico della Polizia Municipale di Santa Croce si riduce a 9 unità, compreso il Comandante, Sandro Ammannati. "La Polizia Municipale di Santa Croce è sottodimensionata- spiega Seravelli-. Si pensi che con 9 unità, di cui 8 operative, si copre con molta difficoltà la doppia turnazione mattina-pomeriggio. Laddove possano capitare malattie o ferie diventa difficile". Il rapporto di organico della polizia municipale per abitanti è, nei comuni da 10.001 a 20.000 abitanti residenti, di 0,90 addetti per 1.000 residenti. "Santa Croce conta 14.755 abitanti nel 2017 (ndr), è evidente che siamo pochini", ammette Seravelli. "È utile ricordare che una città come Santa Croce, con le sue attività industriali e con il lavoro di monitoraggio dell'inquinamento o della viabilità, propri di un ufficiale della polizia giudiziaria, prevedono un altissimo impegno per la polizia municipale".

Negli ultimi anni, l'Ispettore Seravelli si è occupato di stradale. "Gli anni in strada mi hanno insegnato che per entrare in sintonia con i cittadini, visto il ruolo difficile che ricopre un vigile, bisogna impegnarsi per conoscere la mentalità del posto in cui ti trovi e imparare a risolvere i problemi con tranquillità.

Il 17 ottobre è stato il suo ultimo giorno di lavoro. "Mi sento molto leggero da due giorni, ieri mi sembrava di volare, sono rilassato". Tre figli, una moglie che adora, 62 anni e tantissimi ricordi legati al suo lavoro: "Se dovessi parlare degli episodi salienti degli ultimi 37 anni, non basterebbe un libro", scherza. "Io mi 'sento' un ufficiale di polizia giudiziaria. E lo sono. Penso a quella volta che in Francia, in vacanza, mi hanno urlato per strada 'Eccolo, il nostro vigile!'. Sarà sempre così".

 

Chiarastella Foschini

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