Panificio Toscano, assunti tutti i soci lavoratori della Cooperativa Giano
Finita l’era della esternalizzazione, il Panificio Toscano, come promesso, ha assunto tutti i soci lavoratori della Cooperativa Giano. Rispettati gli impegni e i tempi. Per CNA “un esempio da seguire“, l’amministratore delegato, Franco Fortunati Rossi, “fieri di questo risultato“. La conferenza stampa oggi a Prato.
Il 13 agosto scorso il Panificio Toscano annunciava ufficialmente l’intenzione di procedere all’assunzione dei soci lavoratori della Cooperativa Giano che in base a un accordo firmato nel 2017 agiva in condizione di appalto fornendo la mano d’opera necessaria all’attività dell’azienda stessa. Pur confermando la legittimità di quell’accordo (firmato dal sindacato UIL e approvato da tutti i soci lavoratori della cooperativa) il Panificio Toscano ritenne di andare al superamento di quel modello organizzativo riportando all’interno l’intera gestione del processo produttivo. In quell’occasione fu preso l’impegno ad agire nel più breve tempo possibile e con il massimo coinvolgimento delle parti in causa.
Oggi, ha detto in conferenza stampa l’amministratore delegato Franco Fortunati Rossi, “il Panificio Toscano è fiero di poter annunciare che tutti gli impegni presi sono stati mantenuti e che alla data del 1 ottobre 2018 i 120 soci della Cooperativa Giano sono stati assunti. E’ stato un processo impegnativo, che ha visto il consenso della stragrande maggioranza dei lavoratori (anche attraverso una serie di assemblee che si sono svolte negli stabilimenti di Prato e Collesalvetti) e la firma dell’accordo con i rappresentanti di CGIL e UIL. Con il passare del tempo è risultata così del tutto isolata all’interno dell’azienda la posizione di chi ha voluto strumentalizzare la vicenda proponendo forme di agitazione non condivise dalla stragrande maggioranza dei lavoratori“.
L’azienda conferma anche che a tutti i lavoratori del Panificio è stato esteso il contratto nazionale di lavoro della panificazione (Federpanificatori) e che sarà avviato un piano revisione di tutti i profili occupazionali con l’impegno a intervenire qualora fosse ritenuto necessario.
Nessun lavoratore ha perso il posto di lavoro.
Per Francesco Bigagli di CNA Prato “si tratta di una scelta importante e seria, un segnale anche per altre imprese“.
Si chiude così una vicenda che ha visto l’azienda fortemente impegnata e decisa a risolvere una questione che rischiava di danneggiarne l’operatività. “Senza presunzione alcuna, ha detto ancora l’a.d. riteniamo di aver operato in controtendenza rispetto a quanto avviene nel mercato del lavoro e nel nostro settore in particolare e di averlo fatto nell’interesse dell’azienda, delle maestranze e dei nostri fornitori. Siamo certi che questa scelta consentirà all’azienda, che opera nel settore alimentare da oltre 50 anni e che rappresenta una presenza di rilievo nel panorama toscano, di agire con maggiore tranquillità ed efficenza garantendo, come è sempre stato, ai propri clienti qualità e affidabilità“.