"Esattamente un anno fa si celebrava al Teatro del Popolo di Castelfiorentino la firma del “patto di cittadinanza” tra amministrazione e cultura islamica.
Un atto necessario al rispetto delle reciproche culture, una condivisione dei diritti e dei doveri sulla base della Carta Costituzionale, una iniziativa a testimonianza di un percorso. Così veniva definito quell’evento durato due giorni nel Teatro principale del paese ala presenza di una platea quasi deserta.
Una delle prime iniziative in Italia, veniva orgogliosamente presentata, che seguiva quella già intrapresa da Nardella l’anno precedente a Firenze a conferma di una precisa è inconfondibile linea politica non tenendo in considerazione precise regole culturali che sanciscono una integrazione impossibile.
Non mi pare che nel frattempo ci siamo stati risultati apprezzabili nati da quella iniziativa se si considera che proprio recentemente per onorare la “Festa del sacrificio”, rito religioso islamico, si sono evidenziate irregolarità di legge importanti a seguito delle macellazioni clandestine che entrano in aperto contrasto con le nostre regole sociali e le nostre leggi sanitarie.
Apprezzo molto la riqualificazione della facciata del Comune ma in mezzo a interventi che vengono realizzati con i soldi pubblici in prossimità delle future elezioni amministrative sarebbe opportuno fare autocritica in merito a energie, tempo e priorità che si sono impiegate nell’arco di un mandato, ormai a termine, ma che si ripercuotono costantemente sulla vita sociale del paese".
Susi Giglioli, Insieme per Cambiare
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