"In queste settimane di ottobre, mese della prevenzione per il tumore al seno, praticamente tutte le amministrazioni comunali di zona, aderiscono, con varie iniziative, alla sensibilizzazione al tema. Incontri informativi, palazzi comunali e monumenti illuminati di rosa. Tutto molto interessante, tutto fatto molto bene. Tutte le iniziative che informano e sensibilizzano vanno sostenute.
Mi chiedo però se sindaci e assessori di zona siano a conoscenza dei tempi di attesa per effettuare una mammografia nella nostra azienda sanitaria. Eppure, non raramente, anche sulla stampa locale vengono raccontati tempi inaccettabili per accedere a questo tipo di prestazione, nella sanità pubblica.
Si parla di uno, due, anche tre anni per avere una mammografia. E anche quando ci sono casi di predisposizioni genetiche e familiari, i tempi non si accorciano significativamente.
Bene, allora, l’adesione alle campagne di sensibilizzazione ma le nostre istituzioni locali dovrebbero anche promuovere azioni concrete per far sì che certe prestazioni sanitarie siano più accessibili e rapide per le donne, che, spesso e volentieri, per ovviare ai tempi biblici dell’erogazione del servizio, si rivolgono a strutture private, dalle quali ottengono risposte veloci, però a caro prezzo.
Le donne hanno tutto il diritto di essere informate e formate alla prevenzione. Ma chi ci governa ha il dovere di fornire strumenti adeguati".
Federico Pavese, coordinatore Fdi Empolese Valdelsa
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