Teatro di Cascina, PD: "L'amministrazione mostri i conti"
Dopo due anni di gestione opaca la pentola del teatro inizia a scoprirsi e la prima impressione è che sia vuota e sporca. Oggi, per rendere chiaro il quadro, l’amministrazione ha l’obbligo di mostrare i conti nel dettaglio. Nei primi mesi del mandato amministrativo sindaca e giunta hanno usato strumentalmente il teatro di Cascina, soprattutto a fini propagandistici. Nelle loro dichiarazioni gli amministratori hanno gonfiato le cifre delle perdite e inviato i bilanci a Corte dei Conti, Procura e Autorità nazionale anticorruzione. Di tutto questa attività non resta traccia, mentre cominciano a emergere le carenze gestionali dei Consigli di amministrazione della Fondazione e, soprattutto, i limiti della direzione artistica targata Andrea Buscemi.
La lettera emersa in questi giorni getta un’ombra sulla gestione di Buscemi, sia come presidente che come direttore artistico. Un’ombra che non potrà essere liquidata con il silenzio o una battuta a effetto. Alle accuse su una gestione disinvolta del denaro pubblico si può rispondere solo mostrando il dettaglio della documentazione sulle spese e le relative ricevute. Un atto che gli amministratori comunali e gli amministratori del teatro rinviano da due anni. Malgrado le reiterate richieste del Pd, i bilanci 2016 e 2017 non sono mai stati presentati in consiglio comunale e a metà settembre l’assessore alla cultura ha avuto il coraggio di dire che il bilancio per il 2017 non era ancora stato presentato perché chiuso da poco tempo. Un’affermazione ridicola, dato che il bilancio deve essere chiuso (per legge) entro il 30 aprile.
L’evidenza di una gestione disastrosa emerge comunque anche dai dati generali. A oggi le affermazioni sulla "tenuta" del teatro e sui numeri degli spettatori sono unilaterali e non supportate da documenti: anticipazioni giornalistiche stimano un calo del 25% nelle presenze degli spettatori, mentre le carte dicono che quest’anno il contributo del ministero, cresciuto a 360mila euro annui con la gestione precedente, è calato di circa 73mila euro rispetto al 2017 (circa il 20% del valore complessivo del contributo), che il “valore totale della produzione" nell'anno di direzione di Buscemi, il 2017, è crollato a 1.691.264 euro (a fronte dei 2.186.877 euro del 2016), una riduzione che ha portato a tagli al personale a giornata, a tempo determinato e indeterminato.