Premiati i vincitori del concorso fotografico 'Il mio Erasmus'
Con i loro scatti hanno saputo raccontare lo spirito che li ha animati durante l’esperienza dell’Erasmus, fermando nelle immagini le sensazioni, spesso contraddittorie, che da studenti hanno vissuto nel corso dei mesi trascorsi in una città universitaria all’estero. Venerdì 11 ottobre sono stati premiati i vincitori del concorso “Il mio Erasmus” promosso dall’Università di Pisa all’inizio dell’estate e rivolto sia agli studenti di Unipi che sono stati all’estero, che agli studenti stranieri ospiti dell’Ateneo pisano.
Nell’occasione è stata inaugurata la mostra fotografica che propone ai visitatori una selezione delle oltre 200 opere che hanno partecipato alla gara e che sarà possibile visitare fino al 20 ottobre. L’iniziativa è stata inserita nel calendario degli eventi ufficiali europei per la celebrazione degli Erasmusdays 2018, che hanno ricevuto l'Alto Patronato di Parlamento europeo e Commissione europea.
I vincitori del concorso fotografico “Il mio Erasmus” sono stati salutati e premiati dal rettore Paolo Mancarella e dal direttore generale Riccardo Grasso. Il primo premio, una macchina fotografica, è andato a Lorenzo Giovannetti per la fotografia “New points of view”. Lorenzo ha 26 anni, è di Pontedera ed è iscritto alla laurea magistrale in Ingegneria edile e delle costruzioni civili. La sua fotografia è stata scattata nell’ “ARoS Aarhus Kunstmuseum”, ad Aarhus, in Danimarca, nell’anno in cui affettuava una mobilità per traineeship a Copenaghen presso l’azienda COWI A/S.
Il secondo premio, una acrtion camera, è andato a Domitilla Cessari per la fotografia “Never stop, go and discover new countries”. Anche lei ha 26 anni, viene da Guidonia Montecelio, in provincia di Roma, ed è iscritta alla laurea magistrale in Informatica per l’economia e per l’azienda (Business Informatics). La sua fotografia è stata scattata a Bergen (Norvegia) durante la mobilità per studio presso la Norvegian University of Science and Technology (NTNU) di Trondheim.
Il terzo classificato, Fabrizio Grani, si è infine aggiudicato un notebook per la fotografia “Rotta verso l’ignoto”. Fabrizio ha 24 anni, viene da Serravalle Pistoiese ed è iscritto alla laurea magistrale in Bionics Engineering. La sua fotografia è stata scattata a Oslo in Norvegia, nei mesi in cui ha effettuato una mobilità per traineeship presso la Lunds Universitet di Lund (Svezia).
Guarda la foto gallery con gli scatti in mostra.
Le motivazioni de premi:
1° classificato: Lorenzo Giovannetti per la fotografia “New points of view”.
Osservarsi nell’attimo in cui ci si proietta in una nuova realtà, dalla quale tornare uguali eppure profondamente cambiati, interrogandosi sulle sfide future e sulla propria capacità di affrontarle: l’opera di Lorenzo Giovannetti sembra cogliere e rendere tangibile la commistione tra attesa, esitazione e speranza, che costituisce uno dei più complessi intrecci di sensazioni per i giovani che affrontano l’avventura dell’Erasmus. Per questa sua capacità di cogliere a pieno il tema del concorso, oltre che per la pregevole realizzazione tecnica, l’opera si è guadagnata il primo posto della competizione.
2° classificata: Domitilla Cessari per la fotografia “Never stop, go and discover new countries”.
L’immagine, ben realizzata dal punto di vista tecnico, colpisce per l’equilibrio e la simmetria degli elementi presenti. Il gesto del ragazzo ritratto sembra rappresentare un abbraccio in direzione di un paesaggio ancora tutto da conoscere e verso il quale aprirsi. L’opera trasmette la sensazione di uno slancio entusiasta verso il mondo. Le diverse bandiere presenti sullo zaino rimarcano la volontà di intraprendere un percorso di cui l’Erasmus costituisce il punto di partenza.
3° classificato: Fabrizio Grani per la fotografia “Rotta verso l’ignoto”.
L’immagine selezionata al terzo posto, oltre che per la buona realizzazione tecnica, colpisce per la capacità di suggerire l’insieme delle sensazioni che si accompagnano alla decisione di lasciare le proprie certezze e i propri punti fermi. La navigazione si fa metafora della ricerca di nuove opportunità, sostenuta dalla curiosità e dalla speranza. L’esperienza Erasmus è dunque descritta come un traghettamento in direzione di orizzonti più ampi.
Fonte: Università di Pisa