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Liceo Marconi, Lega San Miniato: "Buttati otto milioni"

L’incredibile vicenda del Liceo Marconi è emblematica del modo di amministrare della sinistra. Nel 2008 all’improvviso si scopre che l’edificio sede storica del Liceo in Via Catena ha problemi strutturali. In un battibaleno – caso più unico che raro - si trova la soluzione alternativa. Il Liceo avrà la sua nuova sede in una struttura industriale ubicata nell’interporto di San Donato. La scuola sarà così  l’unico edificio venduto e utilizzato del vasto e inutile complesso logistico. Il magazzino venne acquistato e adeguato a scuola, per un costo totale di circa otto milioni di euro. Si disse con orgoglio che la struttura individuata con tanta solerzia era antisismica, sicura e capiente.     
 
Dopo pochi anni si è scoperto che la struttura non era né capiente né sicura. E’ stato accertato che l’edificio presenta problemi di staticità  con la conseguenza che il Liceo ha dovuto nuovamente traslocare. 
 
Come al solito il perché e il percome un edificio nuovo acquistato ad un prezzo non certo di saldo, non sia più in grado di svolgere la sua funzione è rimasto un mistero. Come è rimasto un mistero la penale di 10 milioni di euro dovuta dal Comune di San Miniato al Consorzio Etruria a seguito del Project financing. Misteri su tutto la linea. La parola “responsabilità” è  assente nel vocabolario politico della sinistra di San Miniato. Quello che è certo è che ingenti risorse sono state inutilmente sottratte ad un uso proficuo in favore della comunità e soprattutto dei cittadini in stato di necessità. 
 
Come se tutto ciò non bastasse a distanza di due anni dal disastro dell’ Interporto il Comune è ancora alla ricerca di una definitiva ubicazione del Liceo Marconi.  Evidentemente non c’è urgenza. I problemi della scuola, dei ragazzi, delle famiglie, possono attendere, hanno poca importanza di fronte al “grosso” problema di chi sarà il candidato alla carica di Sindaco nella prossima primavera.

Lega San Miniato

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