Aree umide, al lago di Sibolla ripartono le attività anti-estinzione
Dopo il periodo di prescrizione ambientale necessario alla riproduzione delle specie presenti nel Padule di Fucecchio, le attività programmate per il Progetto Life “SOS Tuscan Wetlands” entrano nel pieno delle attività. Presentati i progetti esecutivi si è partiti con i lavori: nella Paduletta di Ramone da fine agosto, mentre nel Lago di Sibolla gli interventi sono partiti il 17 settembre.
Il Progetto Life, in atto da fine 2012 fino a febbraio 2019 nei S.I.C. Paduletta di Ramone, Bosco di Chiusi e Lago di Sibolla, ha come obiettivo generale quello di invertire la tendenza di perdita drastica della biodiversità e naturalezza dovuta ad alcune specie invasive che hanno portato all’estinzione o alla elevata diminuzione di molte specie di interesse comunitario e alla scomparsa di formazioni vegetali un tempo abbondanti.
Nel S.I.C. Lago di Sibolla, area di particolare pregio sia per il fragile equilibrio dell’ecosistema che per la tipologia delle specie esistenti, i lavori sono iniziati il 17 settembre. La notizia è di particolare rilevanza perché nell’area, quasi interamente privata e soggetta a tutela ambientale a cura della provincia di Lucca, non sono previste manutenzioni ordinarie o straordinarie da parte del Consorzio.
Nel Lago di Sibolla, area che ricade completamente nel territorio del comune di Altopascio, sono previsti numerosi interventi per favorire la ricolonizzazione delle specie tipiche dell’habitat e riattivare quell’ecosistema che ha garantito fino ai nostri giorni un patrimonio “verde” di valore inestimabile.
I tagli dell’Amorpha fruticosa interesseranno l’area adiacente al Lago di Sibolla e saranno eseguiti estirpando a mano gli esemplari all’interno delle aree umide mentre sulle zone limitrofe saranno eliminati con l’ausilio di macchinari, per una superficie totale di circa otto ettari.
Al diradamento delle pioppete per permettere un’adeguata penetrazione della luce al suolo seguirà la messa a dimora di circa 150 esemplari di specie forestali idonee a un habitat di questo genere. Anche in queste aree sarà eseguito il controllo e l’eventuale taglio dell’Amorpha fruticosa e dell’altra specie aliena presente in loco, la Robinia pseudoacacia.
Nell’ambito delle azioni tese alla riqualificazione e all’ampliamento dei boschi orientali di quercia, è previsto un decespugliamento della Robinia pseudoacacia e degli eucalitti e il successivo reimpianto di 150 esemplari di Quercus pubescens s.l., Sorbus sp., Quercus petraea e Fraxinus ornus.
Infine il progetto prevede, su un’area di circa 0,75 ettari, il doppio controllo della vegetazione arbustiva infestante (Amorpha, Salix Cenerea, rovi e altre specie) all’interno di un’area dove, nella stagione invernale, è tipico il ristagno delle acque meteoriche, intervento atto a favorire il recupero della vegetazione caratteristica delle praterie umide.
Tutti i lavori programmati nell’ambito del Progetto Life sono svolti con mezzi d'opera di tipo leggero in modo da non comportare il compattamento del terreno.
Anche nella Paduletta di Ramone sono previste numerose azioni che mirano a ristabilire un “habitat naturale”: oltre al taglio meccanizzato e al decespugliamento manuale dell’Amorpha Fruticosa all’interno delle pioppete saranno realizzati dei prati umidi atti a ricreare le condizioni favorevoli all’habitat, ripristinati 3 piccoli stagni e recintati tre nuclei di sfagneta reperiti all’interno della riserva. I nuclei di sfagno sono sempre più in via di estinzione poiché questa pianta si sviluppa in ambienti molto umidi, condizione non molto comune ai siti di intervento a causa della sostanziale riduzione di piogge nell’ultimo decennio. A questi interventi si affianca il servizio di cattura delle nutrie, specie alloctona che mina non solo l’habitat esistente ma la stabilità di tutto il reticolo idrografico. La fine dei lavori in Paduletta di Ramone è prevista per fine gennaio 2019.
La fine dei lavori all’interno del S.I.C. Lago di Sibolla è prevista per febbraio 2019 ma comunque, per entrambi i siti di intervento, saranno previsti ulteriori controlli sulla vegetazione infestante a carico del Consorzio.
Il Project LIFE+ 11/NAT/IT/00094 Control of invasive alien species to restore threatened habitats in inland wetlands of northern Tuscany, abbreviato in “SOS Tuscan Wetlands”, per un importo di 1.374.725,00 euro, cofinanziato per il 50% dalla Comunità Europea, coordinato dal Consorzio con il partnerariato del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Firenze, ha come scopo il controllo delle specie aliene invasive per ripristinare gli habitat minacciati nelle aree umide interne della Toscana settentrionale, ed in particolare nei 2 SIC “Padule di Fucecchio, Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone” e “Lago di Sibolla”. Il progetto è supportato anche da: Regione Toscana, Provincia di Pistoia, Provincia di Firenze, Comune di Altopascio, Comune di Larciano, Società Agricola Castelmartini, Associazione Sibolla Nostra.
“Il progetto Life in atto è una misura concreta ed efficace per la salvaguardia di questo patrimonio. Gli ottimi risultati che stiamo ottenendo a seguito degli interventi, alcuni anche molto complessi, effettuati fino ad oggi dal Consorzio in collaborazione con l’Università e i consulenti esterni, ci dicono che la strada che abbiamo intrapreso è corretta. Ad oggi tutti i nostri tecnici coinvolti nel progetto stanno lavorando per le fasi operative del programma, quelle operazioni sul campo che dovranno restituire l’area al suo originale interesse e valore all’interno di questo delicato ecosistema che appartiene a ognuno di noi” il commento di Fabio Zappalorti, Commissario Straordinario del Consorzio 4 Basso Valdarno.
“La Riserva naturale del Lago di Sibolla – spiega Daniel Toci, assessore all'ambiente del Comune di Altopascio - fu istituita perché in un contesto fortemente urbanizzato e antropizzato si era, e si è, comunque mantenuta un'area naturale rilevante, che ospita molte specie vegetali e animali. Il valore del Sibolla è proprio questo: essere sopravvissuto, nonostante la forte antropizzazione dell'area, in un contesto dove le zone umide sono tutte scomparse. Ecco perché il progetto Life è così importante: sono infatti le attività che mette in campo che permettono alla Riserva di esistere e conservarsi. Il progetto Life va a colpire in modo mirato i veri pericoli che mettono a repentaglio l'esistenza del Sibolla: gambero killer, nutrie, erbe infestanti. Life, invece, riesce a tutelare le specie sane, contenendo il più possibile quelle che creano un pericolo e un danno alla Riserva”.