Arrr in commissione d'inchiesta: risparmio di 1,5 milioni per gestione rifiuti ospedalieri
Nuova audizione in “commissione d’inchiesta in merito alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti”presieduta da Giacomo Giannarelli (M5s). Nella seduta di oggi, mercoledì 3 ottobre, sono stati ascoltati i funzionari dell’Agenzia regionale recupero risorse (Arrr) Lucia Corsini, Massimiliano Di Mattia e Marisa Voltancoli.
Un confronto dal quale è emerso un aspetto “assolutamente positivo” e un quadro su cui “dovremo lavorare a fondo” dichiara il presidente Giannarelli. Secondo quanto emerso in Toscana si spendono circa 10milioni di euro per la gestione dei rifiuti ospedalieri. “Oggi abbiamo appreso che grazie all’imminente bando Estar risparmieremo circa un milione e mezzo di euro l’anno”. Un risultato “ottimo” rileva il presidente, frutto anche delle pressioni arrivate dai territori che chiedevano un efficientamento delle spese sanitarie”.
L’aspetto sul quale invece il lavoro da fare è ancora molto è quello relativo a un “ripensamento del sistema della certificazione dei dati sulla raccolta differenziata”, che presenta delle “fragilità. È impensabile che ci si possa attenere solo ai dati inseriti nell’apposita piattaforma da Comuni e aziende”. “Dobbiamo fare molto di più” dice Giannarelli che non parla di arrivare alla“pesatura dei rifiuti”, ma di affinare le dichiarazioni per evitare che il “controllore sia anche il controllato”. “Arrr – dice Giannarelli –è un’agenzia importante che costa ai cittadini quasi un milione l’anno. Il 70 per cento delle spese è dedicato al personale, molto qualificato come abbiamo potuto constatare in commissione” e ricorda che è allo studio una riorganizzazione dell’Agenzia. Sarebbe questo, a detta del presidente, il momento adatto per affrontare il tema delle certificazioni.
Attualmente, come è stato spiegato nel corso dell’audizione, Arrr utilizza il sistema Osservatorio rifiuti sovraregionale (Orso). Una piattaforma cui accedono Comuni e aziende tramite apposite credenziali e che tiene traccia di ogni inserimento ed eventuale modifica apportata sui dati inseriti. La Toscana, già da quest’anno, sta utilizzando anche la costola di Orso dedicata agli impianti che trattano rifiuti indifferenziati. I dati del 2017 sono già stati inseriti e quelli del 2018 sono presenti su base mensile. Il prossimo passo sarà quello di guardare agli impianti che trattano raccolta differenziata mentre è già attivo, primi in Italia, la certificazione sul compostaggio domestico.
Il vicepresidente Francesco Gazzetti (Pd), nel ribadire il perimetro entro il quale deve muoversi la commissione la cui attività“deve intendersi riferita prevalentemente alle discariche sotto sequestro”, così come indicato nella comunicazione del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, il 19 giugno (data di insediamento) e messa a verbale nella seduta del 4 luglio”, parla di una sessione di lavori “molto importante”. “I contributi forniti da Arrr, che vanta personale molto preparato e di cui dobbiamo essere orgogliosi, hanno dimostrato che il lavoro svolto ci pone ai posti più alti nel panorama nazionale”. Citando la certificazione del compostaggio, Gazzetti parla di “grande rilevanza dei servizi offerti” e ricorda come al momento in Toscana non ci siano discariche poste sotto sequestro. “Quella di oggi è stata una seduta che ha toccato anche temi collaterali e offerto stimoli per affrontare tematiche importanti e riferite agli obiettivi di questa commissione” dichiara ancora il vicepresidente.
Tra questi rientra lo spunto offerto da Paolo Marcheschi (Fdi) che partendo dalla “relazione conclusiva della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali a esse correlati” – depositata tra gli atti della commissione – sollecita di indagare anche sugli impianti che, a differenza delle discariche, sembrano avere “molti problemi”. Nel ricordare l’incendio di qualche giorno fa al sito di gestione di rifiuti solidi e liquidi pericolosi e non pericolosi della Waste Recycling Spa a Castelfranco di Sotto, nel pisano, Marcheschi ha suggerito di allargare le audizioni anche ad Arpat e al Noe, il nucleo operativo ecologico dei carabinieri. Suggerimento accolto da tutti i commissari e sulla base del quale verrà riorganizzato l’elenco dei soggetti da chiamare.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana