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Martiri di Fiesole, la commemorazione delle vittime del '44: "Un gesto nobile"

Questa mattina, nella splendida cornice della cittadina di Fiesole, si è tenuta la cerimonia di commemorazione del sacrificio dei “Martiri di Fiesole”.

Il 12 agosto 1944, in concomitanza con la liberazione di Firenze, i Carabinieri Alberto LA ROCCA, Fulvio SBARRETTI e Vittorio MARANDOLA si immolavano volontariamente per salvare la vita di 10 cittadini fiesolani, cadendo sotto i colpi di un plotone d’esecuzione nazista.

La commemorazione del sacrificio dei tre eroi è stata preceduta da un breve ma significativo momento quando, sulla collina di Bellosguardo, il Vice Comandante della Legione Carabinieri Toscana, Colonnello Giovanni Fichera, alla presenza delle Autorità militari e civili fiorentine, ha deposto un mazzo di fiori ai piedi del monumento eretto in onore del Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto.

La cerimonia militare a Fiesole si è svolta alla presenza del Comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri, Gen. D. Gianfranco CAVALLO, del Sindaco di Fiesole, Dott.ssa Anna RAVONI, del Vice Prefetto Vicario di Firenze, Dott.ssa Tiziana TOMBESI, dell’Assessore comunale Federico GIANASSI, in rappresentanza del Sindaco di Firenze, della Presidente della Corte d’Appello, Dott.ssa Margherita CASSANO, del Procuratore Generale Dott. Marcello VIOLA, del Procuratore Capo Dott. Giuseppe CREAZZO, del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio GIANI, di tutte le Autorità militari della città e di numerosi cittadini e studenti delle scuole del circondario.

Dopo la Santa Messa, celebrata nella cattedrale di Fiesole da Monsignor Mario MEINI, Vescovo di Fiesole, e dal Cappellano militare della Legione Carabinieri “Toscana”, Mons. Mauro Tramontano, sono state deposte, dal Vice Comandante della Legione e dal Sindaco di Fiesole, due corone d’alloro al monumento ubicato sul Colle San Francesco e dedicato ai tre giovani Carabinieri. Gli onori militari sono stati resi da un picchetto in alta uniforme e dalla Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze.

Il Colonnello Giovanni Fichera, nel ricordare la tragicità degli eventi fiesolani, a conclusione del suo intervento ha detto: “era sera, quando i nostri Eroi resero il loro ultimo servizio alla Patria, a quell’Italia che di li a poco sarebbe stata liberata. Un gesto dettato da sentimenti nobili. Sentimenti che ci piace immaginare siano cuciti sulla pelle del Carabiniere di ogni tempo: senso del dovere, difesa dei più deboli, amore di Patria. Sentimenti nobili che ne hanno fatto degli Eroi, per aver spinto il loro sacrificio fino alla vetta più alta, immolando la loro stessa vita”.

Al termine della cerimonia il Colonnello si è trattenuto con i parenti dei Carabinieri La Rocca e Marandola e con i parenti degli ultimi superstiti Fiesolani salvati.

Fonte: Comando Provinciale Carabinieri Firenze - Ufficio Stampa

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