Ambrogiana, quale futuro per il complesso mediceo? Il punto
A poco più di un anno dalla chiusura il Consiglio Comunale si è interrogato sul tema.Intanto il 30 settembre i cancelli della villa si apriranno nuovamente per un evento promosso dalle Murate – Centro per l’arte contemporanea.
Il 30 giugno 2017 si è definitivamente concluso il destino del complesso mediceo dell’Ambrogiana come sede dell’ospedale psichiatrico giudiziario.
Il 9 settembre dello stesso anno con un evento a cui hanno preso parte circa 2500 persone la città si è riappropriata (almeno in modo simbolico) di questo luogo.
Contemporaneamente è iniziato il percorso che ha portato lo scorso 18 agosto alla consegna del progetto di fattibilità da parte della società che ha vinto il bando pubblicato dal Demanio (proprietario dell’immobile), Culture di Venezia.
Il progetto ad un primo esame sembra aver accolto e declinato le linee guida stilate dal gruppo di lavoro interistituzionale di cui fanno parte Demanio, Regione Toscana, Sovrintendenza delle Belle arti e comune di Montelupo.
In particolare sono previsti un mix di funzioni, il mantenimento di una buona porzione del complesso ad uso pubblico, una distinzione fra la parte “nobile” e quelle che erano le scuderie, edificio di più recente realizzazione e minor pregio, quindi potenzialmente alienabile.
L’idea generale è quella di veder nascere a Montelupo un luogo dei saperi, con spazi dedicati alla formazione, all’ospitalità, alla ricerca.
Per comprendere come ciò potrà avvenire è necessario attendere il prossimo 3 ottobre quando il gruppo di lavoro si riunirà per esaminare il progetto e per approfondire le diverse questioni, prima fra tutte quella della sostenibilità economica.
Inoltre, nel febbraio scorso il MIBACT ha stanziato oltre 2 milioni di euro da destinare al recupero della Villa medicea e l’auspicio dell’amministrazione comunale è quello che tali risorse possano essere usate per recuperare la corpo della villa – in particolare il salone del principe - e renderlo accessibile.
Per il resto il progetto prevede una serie di interventi esterni che riguardano l’abbattimento delle mura, il recupero del giardino, la sistemazione dell’area davanti alla villa e della grotta fluviale che si affaccia l’Arno
La grotta fluviale costituisce una peculiarità di questo luogo così come il cosiddetto “Corridoio del Principe”. In merito alla sua costruzione si narra, infatti, che Cosimo III nel 1650 fece un viaggio in Spagna e notò che buona parte delle ville nobiliari avevano un collegamento con una chiesa o un convento. Fu così che chiamò a Montelupo i frati alcantarini, fece costruire il convento e la chiesa e realizzò un passaggio che permettesse ai nobili di raggiungere direttamente la chiesa.
Intanto il consiglio comunale, su sollecitazione del consigliere di opposizione Daniele Bagnai, è tornato sull’argomento per essere messo a conoscenza sull’avanzamento della situazione.
Di Villa dell’Ambrogiana si parla in questi giorni anche perché coinvolta nel progetto RIVA curato da Valentina Gensini e promosso da Le Murate – Centro per l’arte contemporanea, nell’ambito del quale sono previste 5 visite guidate per piccoli gruppi all’area esterna e alla terza sezione.
L’auspicio dell’amministrazione è quello che questa sia la prima di una serie di attività da realizzare all’interno del complesso, finalizzate alla sua valorizzazione e a farlo vivere comunque, a prescindere dal suo futuro nel medio periodo. Non a caso l’amministrazione ha recentemente espresso la volontà di stipulare una convenzione con il Demanio per poter organizzare iniziative all’interno del complesso.
Le richieste nei mesi non sono mancate, il desiderio di conoscere quel luogo è forte, era però necessario individuare una modalità adeguata.
«Si apre una nuova fase. Per anni abbiamo atteso che la Villa Medicea potesse essere restituita alla comunità. Poi abbiamo fatto il possibile affinché in tempi relativamente brevi potesse essere recuperata. Oggi il futuro del complesso dell’Ambrogiana comincia a delinearsi, anche se rimane ancora molto da fare. Il progetto di fattibilità presentato e che dovrà essere esaminato contiene elementi di interesse da sviluppare. Certo è che per avere forza è necessario individuare partner istituzionali e non che ne condividano gli intenti. Appena qualche settimana fa, il sindaco di Firenze Nardella ha avuto alcuni incontri in Svizzera per presentare alcuni possibili investimenti da realizzare nell’area della Città Metropolitana e fra questi anche la Villa dell’Ambrogiana. Nei mesi scorsi abbiamo ricevuto visite di Università straniere. Nonostante siamo in una fase meramente interlocutoria, ci sono ottimi segnali sull’interesse suscitato da questo luogo», spiega il sindaco Paolo Masetti.
Cronologia degli eventi
2014 - i Vigili del Fuoco interdicono l'uso della Torretta e del Piano Nobile per degrado statico. I progetti del Ministro delle Infrastrutture non ottengono l'avvallo del Mibact e quindi dopo la messa in sicurezza delle scale e l'apposizione dei ponteggi esterni sulla torretta gli stessi ponteggi saranno tolti senza effettuare alcun tipo di intervento
2015 - ipotesi di progetto per realizzazione di celle nella seconda sezione senza il minimo raccordo col Mibact. Il progetto dopo la presentazione alla Sovrintendenza e la non fornitura delle integrazioni viene archiviato
dicembre 2015 - incontro in Consiglio Comunale di Montelupo per individuare strategie concordate tra gli Enti
Gennaio 2016 / ottobre 2016 - stesura del protocollo, finanziamento del Demanio per lo studio di fattibilità, incontro tra gli Enti
dicembre 2016- viene siglato il protocollo d'intesa tra Demanio, Comune di Montelupo Fiorentino, Dipartimento Penitenziario, Regione Toscana
6 Febbraio 2017 - 1° riunione del Gruppo di lavoro per la redazione delle linee di Indirizzo per la valorizzazione del compendio della villa dell'Ambrogiana
30 giugno 2017 - il complesso della Villa Ambrogiana viene dismesso totalmente dalla sua funzione di Ospedale Pischiatrico Giudiziario
luglio 2017 - Individuazione del Mibact del vincolo storico e architettonico del compendio dell'Ambrogiana
luglio 2017 - vengono definite le linee d'indirizzo per lo studio di fattibilità
settembre 2017 - bando per manifestazione d'interesse per la redazione dello studio di fattibilità
fine settembre 2017 - termine ultimo per la presentazione delle manifestazione d'interesse . Delle 36 presentate secondo le indicazioni del Bando ne vengono sorteggiate 10
ottobre/ novembre 2017 - attività della commissione di gara del Demanio per selezionare il gruppo che sarà chiamato a redigere lo studio di fattibilità
dicembre / gennaio 2018 - verifiche inerenti il gruppo vincitore "società cooperativa culture" - Venezia
febbraio 2018 - stanziamento di € 2.427.000 per la villa dell'Ambrogiana da parte del Mibact all'interno di uno stanziamento di 600 milioni per antisismica, accessibilità e restauro dei beni culturali
marzo 2018 - contratto tra la cooperativa Culture e Demanio dello Stato
primi di luglio 2018 - conclusione 1 fase studio di fattibilità
primi di agosto 2018 - esame elaborazione e integrazioni della 1 fase
18 agosto 2018 - consegna della 2 fase
ottobre-aprile 2019 -concessione temporanea di valorizzazione
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa